Santa Croce, il Pd va alla conta: congresso anticipato dopo la sconfitta elettorale

Sarà scontro trasversale che va oltre le correnti di partito: Parentini corre per la riconferma, si cerca un nome da contrapporle che convinca anche l’ala sinistra
Sarà congresso nel Pd santacrocese dopo la batosta elettorale di giugno.
Troppe, infatti, le differenze di vedute sulle cause di una sconfitta dal sapore storico e su come si debba portare avanti l’opposizione nei prossimi anni, puntando a riconquistare il Comune nel 2029.
Divergenze che hanno finito per attraversare in maniera trasversale anche le tradizionali divisioni fra correnti emerse nel congresso nazionale. Il risultato sarà un congresso, straordinario, che a Santa Croce si terrà un anno prima della normale mandata di appuntamenti congressuali che nel 2025 cambierà molte segreterie anche in provincia di Pisa.
Scelta non scontata quindi, quella di andare alla conta subito, come ad esempio non si è deciso di fare in altri comuni “caduti” sotto il peso dei voti del centrodestra nel giugno scorso, come la vicina Castelfranco. Situazione complicata molto simile a quella che il partito sta vivendo anche nel capoluogo provinciale, a Pisa, in cui i veti incrociati fra correnti stanno avvelenando il dibattito interno e hanno congelato il calendario congressuale.
La data più papabile per il congresso nella capitale del distretto conciario sarebbe quella del 23 novembre. A confrontarsi a suon di tesserati, in una comunità a Santa Croce che in questi ultimi anni si sarebbe drasticamente ridotta, più che dimezzata nelle adesioni, sarebbero almeno due fazioni. Una, all’insegna della continuità, punterebbe sulla rielezione dell’attuale segretaria Ivetta Parentini, con l’appoggio esplicito di una parte di coloro che a livello nazionale fanno riferimento alla mozione Bonaccini. Il nome della segretaria uscente avrebbe in sintesi messo d’accordo i supporter del consigliere regionale Antonio Mazzeo.
La vera partita aperta sarebbe invece sull’altro fronte, dove un pezzo importante della vecchia dirigenza del partito, ivi compresi alcuni protagonisti della scorsa legislatura, starebbe provando a trovare una difficile sintesi con l’ala “sinistra” del partito, coloro per capirsi che fanno riferimento a livello nazionale alla mozione Schlein, che a Santa Croce sono sempre stati una minoranza.
La vera spaccatura, in pratica, è fra i “bonacciniani”, nella ricerca di un nome da contrapporre a Parentini che ancora oggi non avrebbe trovato posa. Di certo c’è che fra i nomi che l’ala progressista avrebbe provato a proporre nelle settimane scorse, in virtù di una ricerca di rinnovamento anagrafico e non solo, vi sarebbe quello del giovane Giovanni Golfarini, potenzialmente ancora in ballo. Ma vari sarebbero i nomi sui quali si sta tentando di far sintesi. Oltre a Parentini, segretaria uscente dell’Unione Comunale, sono attualmente reggenti del partito i presidenti dei due circoli territoriali: Daniele Bocciardi per Staffoli e Francesco Lupi per il Capoluogo.
Decisiva sarà la settimana prossima, in cui saranno più chiari i due fronti nello scontro fra chi dovrà traghettare il partito in questa inedita traversata all’opposizione.