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Sulla rotatoria, “il centrosinistra è intervenuto con 15 anni di ritardo”

16 ottobre 2024 | 17:19
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Sulla rotatoria, “il centrosinistra è intervenuto con 15 anni di ritardo”

Il consigliere provinciale Sbragia: “Anche la mia interrogazione ha portato alla risoluzione di un problema del territorio”

“In veste di consigliere provinciale, prendo atto che anche la mia interrogazione ha portato alla risoluzione di un problema del territorio e del mancato completamento dell’opera pubblica, perché politicamente significa che il centrodestra, nel rispetto istituzionale, sta svolgendo un lavoro importante per migliorare e vigilare sull’intero territorio provinciale”. Così il consigliere provinciale di Forza ItaliaRoberto Sbragia commenta l’intervento sulla pubblica illuminazione alla rotonda dell’uscita della FiPiLi Santa Croce sull’Arno a Ponte a Egola.

“Durante il consiglio provinciale del 29 maggio – ricorda – sollevai la problematica della illuminazione mai attivata e la risposta che giunse dai delegati del centrosinistra pisano, a nostro avviso, risultò letteralmente sconcertante in quanto venne testualmente detto che ‘in realtà l’impianto non è mai stato in funzione, il personale che gestiva i lavori non è più in provincia e quindi ci sono state delle difficoltà a comprendere le motivazioni della mancata attivazione’ per poi proseguire affermando che l’impianto ‘non è mai stato allacciato come linea elettrica, mancando addirittura il quadro elettrico ed il suo relativo contatore’.

Occorre però essere politicamente ed eticamente corretti con l’attuale presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori: la ‘distrazione politica’ viene da lontano, ben 15 anni or sono, quando non era lui il presidente della Provincia”.

Resta, però, “l’amarezza politica per un ritardo dei lavori così marcato e per quella che io reputo una mancata ‘verifica politica’ di tutto un centrosinistra che, pur amministrando la Provincia, non è intervenuto che con 15 anni di ritardo, con costi aggiuntivi e anche dietro la nostra interrogazione. Quanto sopra dimostra a nostro avviso inequivocabilmente la necessità, per i nostri territori, di distaccarsi da visioni del passato e guardare diversamente le realtà per comprendere i perché reali di ogni cosa”.