Guazzini torna in consiglio comunale. Nel gruppo misto

La surroga nel consiglio comunale di stasera. La prima interpellanza su archivio e biblioteca
Manola Guazzini è tornata in consiglio comunale. Dopo le dimissioni di Lucio Gussetti, nella seduta del consiglio comunale di stasera 19 settembre, è stato surrogato il consigliere dimissionario con la prima non eletta delle liste.
Con Gussetti, dal consiglio comunale esce anche il gruppo di Vita Nova: Guazzini, la più votata nelle scorse elezioni, comporrà il gruppo misto. “Non sono animata da nessun personalismo. Cercherò la convergenza sui temi importanti – annuncia prendendo la parola per la prima volta in questo mandato – e sarò propositiva anche nei confronti della maggioranza ma sarò del tutto libera da condizionamenti”.
Non da sola: “Cercherò di costruire una rete” e conclude facendo un appello al presidente del consiglio comunale: “Che siano garantiti i diritti di tutti i consiglieri comunali”.
Questo l’intervento integrale della consigliera.
“Vengo – dice – da una lunga storia politica, che molti conoscono, e di cui non ho nulla da rinnegare: anzi quella storia definisce ancora i miei valori di fondo, dalla vicinanza su temi concreti, ai lavoratori e ai settori più poveri della popolazione, a un impegno ambientalista attento a conciliare giustizia climatica e giustizia sociale, attento a ridurre il consumo del suolo, recuperando il patrimonio dismesso, alla salvaguardia della biodiversità, al recupero di un territorio sempre più abbandonato, all’assunzione della pace come priorità assoluta. Ma sono anche sempre stata attenta a non lasciarmi ingabbiare da questa storia né in nicchie minoritarie, né in logiche di schieramento locale che sono ormai prive di ogni significato. Mi pare evidente la mancanza di elementi di sinistra nell’azione concreta delle ultime giunte di San Miniato: sul consumo del suolo, sulla gestione dei servizi pubblici, sul rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici in vicende come quella delle bibliotecarie, sulla crisi conciaria che assume il terribile aspetto di una crisi strutturale che sta colpendo imprese e lavoratori, la giunta di centrosinistra di San Miniato si è comportata come una qualsiasi giunta di centrodestra. E non a caso l’opposizione del centro destra, al di là di elementi simbolici, per altro poco numerosi, è stata di fatto inesistente”.
“Per questo ho cercato, insieme a molti altri, di promuovere esperienze di civismo che partissero dai contenuti – prosegue la limitazione del consumo del suolo, la ricostruzione di un Comune capace di riportare sotto la mano pubblica o almeno sotto un effettivo controllo e indirizzo pubblico i servizi, a cominciare da quelli sanitari, la promozione di processi di partecipazione e di effettivo confronto, prima di tutto nelle sedi istituzionali e poi anche in quelle partecipative e associative, che nello scorso mandato amministrativo sono stati negati anche su atti fondamentali, come l’adozione del Piano strutturale e la discussione di tutti i documenti unici di programmazione e di tutti i bilanci preventivi. In tutto il passato mandato amministrativo abbiamo dato battaglia su questi temi con un’azione puntuale e incisiva di denuncia e di proposta, portando all’attenzione del consiglio Ccmunale argomenti importanti, come per esempio la vicenda Keu. Nelle ultime elezioni amministrative abbiamo provato a mettere realmente in discussione la continuità di un sistema di potere che appare sempre più soffocante e sempre meno trasparente con un’iniziativa civica che ambiva ad essere di più ampio respiro”.
“Poiché in questi mesi è venuta meno l’esperienza di Vita Nova – dice Guazzini – a seguito della disgregazione di varie sue componenti, anziché formare un gruppo di Vita Nova, che farebbe riferimento ad un’aggregazione che di fatto non esiste più, abbiamo deciso di formare il “gruppo misto”, che io rappresenterò. Questa scelta è stata comunque condivisa con coloro che hanno confermato l’intenzione di continuare su questa strada. Qualcuno forse non ci crederà, ma ho anche riflettuto seriamente sulla possibilità di rifiutare la surroga. Ma alla fine ho deciso di accettarla per rispetto delle oltre 350 persone che hanno fatto di me la candidata più votata individualmente alle scorse elezioni. E sono sicura che si tratti di persone, di orientamenti generali anche diversi, ma che mi chiedono continuità sull’impostazione, sui temi e sui modi del mio lavoro di consigliera di opposizione nello scorso mandato amministrativo e che, grazie al supporto di coloro che hanno condiviso la mia scelta, avrò la possibilità di rafforzare”.
“Non sono animata da nessun personalismo – conclude – sono pronta a cercare tutte le convergenze e le collaborazioni possibili sui temi che verranno affrontati in questo consiglio comunale, e non farò mancare neanche alla maggioranza il mio contributo di proposta e di miglioramento. Ma sarò del tutto libera da condizionamenti di partiti e organizzazioni politiche, e l’area in cui mi collocherò sarà quella di un’opposizione alternativa, che non aspirerà in alcun modo ad accordi men che chiari con la maggioranza, perché non ha alcuna fiducia nella capacità di autoriforma di questo sistema di potere; e che rimarcherà la propria distanza da una destra che nella competizione elettorale appena trascorsa ha mostrato pienamente di non volere né potere rappresentare un’alternativa. Il ruolo che svolgerò in questo Consiglio non sarà individuale: a partire da chi mi ha sostenuto nei cinque anni passati e nell’ultima campagna elettorale cercherò di costruire una rete non solo di supporto e di consulenza, ma anche di promozione comune di battaglie e iniziative”.
Già depositata una prima interpellanza da Guazzini sul sistema di archivio e biblioteca di San Miniato Basso. Sullo stesso tema anche un’interpellanza presentata dal capogruppo Vallini.
Nell’interrogazione si chiede “da quanto durava la situazione di rischio che ha determinato l’intervento dei vigili del fuoco dell’8 marzo 2024; da quando il sindaco ne era stato messo formalmente a conoscenza dalla rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, se era stato predisposto un qualche tipo di intervento, e quale; se, più in generale esista una mappa dei rischi di incendio per biblioteche, scuole, musei, abitazioni limitrofe e un piano di interventi di messa in sicurezza e di prevenzione; quali motivi specifici hanno determinato un così radicale mutamento di indirizzo dell’amministrazione tra il 20 dicembre 2023, quando si è votato in Consiglio di mettere a gara l’affidamento in appalto del servizio e il 19 marzo 2024, quando con delibera di giunta si è decisa l’internalizzazione dei servizi bibliotecari e archivistici nelle modalità precedentemente descritte; da quanto tempo l’appalto dei servizi bibliotecari e archivistici veniva affidato allo stesso soggetto, sulla base di quali considerazioni di convenienza rispetto alla gestione diretta; si chiede in particolare se la decisione di reinternalizzazione sia stata o no preceduta da un conto preventivo dei costi del servizio da parte del dirigente; in quali tempi si pensa di riaprire la biblioteca di San Miniato Basso e se non si ritenga opportuno aumentare l’orario di apertura ed il personale della biblioteca di Ponte a Egola, dato il trend di forte aumento della frequenza e dei prestiti di quella biblioteca; se non ritenga necessario e urgente promuovere in questo consiglio comunale di nuovo insediamento una discussione politica sulla valutazione complessiva della vicenda dell’appalto delle biblioteche, che ha avuto una risonanza regionale e nazionale; e una discussione di impostazione programmatica e strategica sulle criticità attuali e sulle prospettive future del sistema bibliotecario e archivistico del Comune di San Miniato; se, parallelamente a questa discussione nelle sedi istituzionali, non ritenga necessario e urgente aprire una fase di discussione con il sindacato sull’organizzazione del sistema bibliotecario e archivistico, sull’utilizzazione e la valorizzazione delle risorse umane e sulle possibilità di recuperare in questo ambito il patrimonio di professionalità delle sette bibliotecarie coinvolte”.