Francesco Sale lascia Filo Rosso: “L’apertura al Pd? È la fine dell’idea di un’alternativa politica”

L'ex candidato della lista: "Se tanto mi dà tanto in questi cinque anni vedremo una convergenza progressiva verso un accordo per la prossima legislatura"

“L’alternativa rappresentata da Filo Rosso è finita quando Bagni ha aperto la trattativa con il Pd di Giglioli in vista del secondo turno”. Così Francesco Sale, candidato Filo Rosso San Miniato.

“Se Giglioli gli avesse concesso i posti in giunta, Filo Rosso ora sarebbe in maggioranza e Bagni sarebbe assessore, in barba agli elettori che avevano votato una lista che prometteva la costruzione di un percorso di vera alternativa politica al partito del Keu e delle privatizzazioni.
Purtroppo per loro, il mancato accordo tra Vita Nova e centrodestra gli ha rotto le uova nel paniere: Giglioli a quel punto non aveva più bisogno di Filo Rosso per vincere al secondo turno e, naturalmente, non ha chiuso l’accordo – prosegue -. Personalmente sono uscito da Filo Rosso diverse settimane fa, proprio perché ritengo che l’apertura della trattativa con il Pd, per altro approvata attraverso un iter decisionale profondamente antidemocratico, rappresenti di per sé l’abbandono dell’idea di alternativa politica al Pd. Nessuno mi ha infatti mai risposto ad una semplice domanda: e se Giglioli vi avesse detto di sì?”.

“Se tanto mi dà tanto in questi cinque anni vedremo una convergenza progressiva verso un accordo per la prossima legislatura, visto che Giglioli è ormai al suo secondo mandato – conclude -. Peccato, perché tanti cittadini sanminiatesi si erano espressi, senza appello, per un cambiamento concreto della politica sanminiatese. Perché un’alternativa all’immobilismo di questa amministrazione serve. Sono costretto a registrare che questa alternativa non sarà rappresentata da Filo Rosso“.

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