Gussetti lascia il consiglio comunale, potrebbe tornare Guazzini

“Stiamo valutando il da farsi”
Sorpresa in consiglio: esce Lucio Gussetti e quasi sicuramente entra Manola Guazzini. Sarebbero state infatti formalizzate nella giornata di ieri 12 settembre le dimissioni del consigliere ed ex candidato sindaco di “Vita Nova”. Il candidato sindaco della lista civica, che molto aveva fatto parlare di sé per il tentativo di mettere insieme sotto l’insegna del civismo varie istanze e prospettive politicamente lontane, avrebbe inviato una Pec per lasciare il consiglio comunale, senza dare motivazioni precise e aprendo la possibilità ad una surroga.
Un risultato sotto le aspettative, quell’11,09% pari a 1565 preferenze, che ha probabilmente provocato non pochi mal di pancia all’interno della lista, nella quale erano confluite tanto sensibilità afferenti al progressismo quanto alcuni esponenti in arrivo da formazioni di centrodestra, fra cui anche ex consiglieri comunali. Adesso, a raccogliere le redini del gruppo, dovrebbe essere Manola Guazzini, protagonista nella scorsa legislatura di una delle più agguerrite opposizioni in consiglio che si ricordino e che con le sue 354 presenze personali era stata di gran lunga la più votata di tutta la tornata elettorale di giugno a San Miniato.
Un ‘gran ritorno’ assai probabile che per adesso l’interessata non vuole confermare né smentire, intenta in questi giorni a “valutare, insieme agli altri componenti del gruppo, il da farsi, fra consiglio e commissioni”. Sullo sfondo, la difficilissima operazione di ricomposizione di un fronte che, dopo l’esperienza ormai tramontata della lista Cambiamenti (22,29% nel 2019) e la balcanizzazione in campagna elettorale di parte della destra, dovrà provare a dare corpo ad un’alternativa che probabilmente si vede in ottica progressista, quindi non guarda al centrodestra di Michele Altini, ma nemmeno vuole tendere la mano al Partito Democratico. Strizzando l’occhio, magari, al malcontento interno anche ad alcune delle altre liste protagoniste di quell’elezione. Non è escluso un superamento di Vita Nova anche in consiglio. In filigrana ed oltre le beghe strettamente sanminiatesi, c’è però un disagio molto più profondo fre le file della politica locale che mai, prima di adesso, si era palesato in modo così importante: la piaga delle dimissioni ed in particolare dei candidati sindaci. Nell’epoca della fuga dalla politica in cui si fatica persino a trovare i candidati sindaco, il nobile e prezioso mestiere dell’opposizione sembra essere ancor meno allettante.
Fenomeno che a questo giro anche nella vicina Montopoli ha già mietuto l’esperienza di Silvia Squarcini, candidata alla poltrona di prima cittadina per il centrodestra e dimessasi ancor prima dell’insediamento del consiglio comunale, oltre a quella di Michael Cantarella, anch’esso lanciato nell’agone politico dalla lista “Idee in comune” per poi lasciare i banchi del consiglio. Oltre a loro, sempre a Montopoli, anche un altro consigliere comunale della minoranza ha rassegnato le dimissioni, mentre ben tre sono usciti dai rispettivi gruppi d’origine.