Moda in crisi, Sbragia: “La Regione chiede gli ammortizzatori sociali ma mette il pedaggio”

"Una posizione a nostro avviso di contraddittorietà insanabile"

“Leggo, con malcelato stupore, delle riflessioni dell’assessore regionale Nardini, con deleghe alle crisi aziendali, che sollecita una azione congiunta anche con i sindaci di centro destra di Santa Croce e Castelfranco di Sotto sul tema del supporto alle zone produttive della moda e del cuoio. Mi domando se il supporto a tali zone, per l’Assessore e per il Partito Democratico a cui appartiene passi anche dalla messa a pedaggio della arteria regionale FiPiLi che proprio a Santa Croce, San Miniato e nelle altre zone produttive consente l’arrivo ed il transito delle merci e le forniture dei prodotti necessari a far si che il settore della moda viva e si sviluppi”.

La riflessione è di Roberto Sbragia, coordinate delle iniziative sull’infrastruttura FiPiLi per Forza Italia che spiega come “Da un lato, in sostanza, la Regione Toscana, chiede un supporto al Governo per gli ammortizzatori sociali per le aziende in crisi e dall’altro, chiederà alle stesse aziende un ulteriore balzello di un pedaggio stradale con i conseguenti maggiori costi di trasporto e approvvigionamento per il transito delle merci prodotte e dei materiali in arrivo alle medesime zone.

Una posizione a nostro avviso di contraddittorietà insanabile e che deve far riflettere il mondo civile, la politica tutta e il mondo produttivo e lavorativo. Le azioni sono più importanti delle parole e invitiamo l’assessore Nardini a prendere anche lei posizione contro il pedaggio della FiPiLi, proprio per il supporto politico che deve essere dato al mondo del lavoro e partecipando anche essa alla raccolta firme di Forza Italia sul No al pedaggio della FiPiLi per fermare una scelta che riteniamo politicamente debole e dal grande impatto sul mondo lavorativo e voluto della amministrazione regionale toscana a guida proprio del Partito Democratico”.

Ad aziende e comunità infatti, spiega Sbragia, “tutta la politica, indipendentemente dalle idee rappresentate, dovrebbe dare il supporto necessario per risollevarsi e tornare a correre ed essere competitive nei mercati per ciò che tale rilancio significa non solo per le aziende, ma per l’intero indotto e soprattutto per i posti di lavoro che deve tutelare: essi significano società, famiglie e comunità che agiscono in sinergia e mantengono la loro unitarietà di visione verso il futuro”.

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