Lega: “La sentenza sul project financing non dà ragione al Comune”

Il partito sanminiatese: "La sentenza della Corte di Appello di Roma ha semplicemente certificato che l'ente ha sbagliato e ciò probabilmente comporterà una perdita milionaria"

Bilancio, parla la Lega sezione di San Miniato

“In occasione dell’ultimo consiglio comunale la discussione è cascata – e non poteva essere altrimenti – dice una nota del partito – sul più grosso guaio amministrativo-finanziario degli ultimi venti anni, il famigerato project financing. Il sindaco dopo aver precisato che i 7,7 milioni di euro che la società erede del Consorzio Etruria & C. dovrebbe restituire al Comune di San Miniato a seguito della sentenza della Corte di Appello di Roma ben difficilmente saranno incassati, ha cercato di imbonire i presenti ribadendo più volte che la sentenza confermerebbe che nella controversia aveva ragione il Comune, così mettendo in atto un tentativo di riabilitazione in piena regola dell’affaire project financing. Ci dispiace contraddire il sindaco, ma la verità è ben diversa, e non vi può essere nessuna riabilitazione del pasticciaccio brutto imbastito con il Consorzio Etruria & C. e succedanei”.

La Corte d’Appello di Roma ha semplicemente annullato il lodo del 18 aprile 2018 conseguente alla controversia insorta tra Comune di San Miniato e Consorzio Etruria & C. – prosegue la Lega – per il fatto che non risultava una esplicita autorizzazione degli organi di governo comunali a ricorrere allo strumento dell’arbitrato, come invece prevede la legge. Quindi il diritto del Comune a riavere i 7,7 milioni a suo tempo versati al Consorzio Etruria & C. deriva dal fatto che dette somme furono corrisposte dal Comune alla controparte a seguito di un atto stragiudiziale al quale il Comune non poteva partecipare. Quindi la sentenza della Corte di appello di Roma non ha dato nessuna ragione al Comune di San Miniato, ma ha semplicemente certificato che il Comune ha sbagliato. Uno sbaglio che comporterà probabilmente una perdita milionaria per il Comune.  Invece di tentare di convincere i cittadini del buon operato del Comune – che non c’è mi stato in questa vicenda -, qualcuno chiarisca come sia stato possibile che il Comune abbia potuto intraprendere un arbitrato non avendone titolo”.

“Ci auguriamo che la ricerca delle eventuali responsabilità non si faccia attendere troppo – conclude la Lega – come sta accadendo per la vicenda del liceo a San Donato, per la quale stiamo attendendo da anni i risultati delle indagini sulle responsabilità dell’acquisto di un edificio da adibire a scuola ma non idoneo allo scopo, con perdita anche in quel caso di oltre 7 milioni”.

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