Ipotesi pedaggio per la FiPiLi, Sbragia (FI): “Un salasso per aziende e posti di lavoro”

Netta contrarietà del consigliere provinciale azzurro: "Scelta che impatterebbe anche sulla qualità dell'aria delle nostre comunità”

“No al pedaggio sulla FiPiLi”. A ribadirlo è il consigliere provinciale di Pisa di Forza Italia, Roberto Sbragia.

“A metà luglio, troppo vicino alle recenti amministrative 2024 e troppo lontano dalle regionali 2025 con grande saggezza politica, in pieno periodo estivo e quindi con poco pubblico all’ascolto – dice –  la sinistra toscana torna sul rovente argomento politico del pedaggio della strada di grande comunicazione FiPiLi. Il nostro Presidente della Regione Eugenio Giani conferma infatti sulla stampa la messa a pagamento della grande arteria toscana con ipotesi di un pedaggio per i mezzi pesanti commisurato al 70 per cento di quello autostradale. Un salasso per aziende e posti di lavoro che da una nostra prima lettura sembrerebbe non incidere immediatamente e “politicamente” su nessuna scadenza elettiva perché le elezioni comunali sono già trascorse e ciò che viene detto adesso non può più modificarle ed al contempo l’argomento sarà ben distante dalle prossime elezioni regionali toscane e le scelte che nel frattempo saranno compiute sfumeranno in un dimenticatoio feriale sopito dalla calura ferragostana”.

“A fine estate il dibattito riprenderà, ma la scelta sembra già presa – prosegue Sbragia –  in un silenzio assordante della politica della sinistra locale la strada di grande comunicazione verrà quasi certamente messa a pagamento e la società Toscana Strade – voluta dal residente della Regione e dal Partito Democratico – verrà utilizzata per la sua gestione. Questo – lo ribadiamo – a nostro avviso sarà un errore strategico di una importanza altissima per tutta la comunità toscana, anche perché la questione del pedaggio è stata analizzata esclusivamente da una parte del problema: quella della gestione dell’ente pubblico. E l’altra, quella degli utenti, delle aziende, dei posti di lavoro, dell’aggravio dei costi, della contrazione dei fatturati e del mantenimento della competitività e dello spostamento, anche parziale, dei mezzi pesanti sulle viabilità secondarie non ha trovato – come minimo per noi adeguatamente – spazio in una analisi multisettoriale che doveva compiutamente essere svolta prima di ogni scelta”.

“Non una parola – commenta il consigliere azzurro – negli studi di settore sembra essere stata adeguatamente spesa per dire ciò che quell’ipotetico pedaggio comporterà dal lato delle aziende, dal lato dei posti di lavoro, dal lato dei costi di trasporto che gioco forza incideranno sui prezzi finali e dal lato delle competitività delle aziende dei settori manifatturieri e logistici che gravitano su questa arteria fondamentale, con in prima linea i centri di Lavoria, di Santa Croce sull’Arno e San Miniato e per ultimo, ma non per importanza, impatterà sulla qualità dell’aria delle nostre comunità. Al rientro delle vacanze estive saremo sempre qua a confrontarci con i cittadini perché un argomento così importante non può essere affrontato lontano dalle elezioni e in piena estate o derubricato o semplicemente liquidato affermando, come fatto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che “non volevamo che Toscana Strade diventasse un argomento di campagna elettorale””.

La FiPiLi – conclude Sbragia – è un argomento di tutta la comunità e su di essa dovrà essere posta la massima attenzione, anche politica ed anche elettiva, per evitare che scelte politicamente deboli, affrontate anche nella calura estiva, possano influire sull’economia e sull’ambiente di una intera regione, specie avendo analizzato adeguatamente solamente la metà del problema: quello dal lato dell’ente pubblico”.

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