“Squicciarini chiederà l’aspettativa”, ma per Gussetti sono diversi i casi di conflitto di interesse

Giglioli: "Laddove ci siano soggetti in qualche modo coinvolti dai propri incarichi in situazioni del genere devono astenersi dal voto e uscire"

“Di casi d’incompatibilità non ce ne sono, ma di conflitti fra deleghe e interessi si, e li abbiamo voluti segnalare”. E’ questo il tema che ha tenuto banco nell’ultimo consiglio comunale di San Miniato.

A segnalare la questione è stato Lucio Gussetti, consigliere di minoranza per la lista Vita Nova, con particolare riguardo al segretario comunale che proprio di queste cose si deve occupare nell’ottica della trasparenza amministrativa. Obiettivo polemico di Gussetti è il presidente del consiglio comunale Matteo Betti “ingegnere stimato, ma in forze alla ditta Ingegnerie Toscane Srl che ha fra i suoi committenti anche Acque”, ma anche la neoeletta assessora Elena Maggiorelli, con deleghe a sport, associazionismo, politiche giovanili, partecipazione e pari opportunità. La madre, Francesca Cupelli, è da tempo nel consiglio della Fondazione San Miniato Promozione.

“La fondazione di fatto è una costola del comune – ha detto Gussetti in consiglio – ed è finanziata dall’ente, anche in vista dell’organizzazione di numerosi eventi. Nel caso di Maggiorelli notiamo che non ci sono conflitti almeno sul piano delle deleghe a lei affidate, ma è evidente che se dovremo votare in consiglio comunale atti che in qualche modo hanno a che fare con l’attività della Fondazione lei non potrà partecipare al voto. Lo stesso dovrà avvenire in giunta”. Denuncia tutta particolare e ben più dettagliata, invece, è stata lanciata in direzione di Matteo Squicciarini, assessore a scuola, politiche socio sanitarie, accoglienza e integrazione, pace e cooperazione internazionale, cultura.

“Nel suo caso – continua Gussetti –, Squicciarini si troverà ad occuparsi, per le deleghe a lui assegnate, esattamente delle cose di cui si occupa l’organizzazione della quale l’assessore è dipendente diretto, il Movimento Shalom. Un’organizzazione che al momento ha la gestione a bando della struttura dello Chalet ai giardini Bucalossi e che ha impegni contrattuali col comune su servizi afferenti alle politiche sociali e alla scuola, ambiti di cui Squicciarini dovrà occuparsi. E’ chiaramente tutto legale, ma siamo di fronte ad una situazione che ha tutti i tratti di un conflitto d’interesse, cosa della quale si dovrà tenere presente”.

In particolare su quest’ultimo caso è stato subito il sindaco Simone Giglioli a precisare la condizione di Squicciarini: “Si tratta di un dipendente dell’associazione, non di un quadro dirigente da cui dipendono decisioni in merito alle attività dell’organizzazione. I conflitti riguardano gli organi direttivi e questo vale anche per Ingegnerie Toscane. Senza contare che nel caso di Squicciarini ci sarà una richiesta di aspettativa”.

“Il quadro entro il quale si gioca l’azione di tutti i consiglieri e assessori è quello descritto dalla legge – ha continuato il primo cittadino –. Laddove ci siano soggetti in qualche modo coinvolti dai propri incarichi in situazioni di conflitto devono astenersi dal voto e uscire. E’ una cosa prevista e che avviene continuamente in molti contesti, compreso quello del consiglio comunale. Avviene, ad esempio, nell’occasione di talune decisioni urbanistiche che coinvolgano direttamente consiglieri o loro parenti. Per quanto riguarda poi i rapporti che il comune ha con lo Shalom, sono tutti regolati da bandi svoltisi in piena trasparenza”. Su Maggiorelli, poi, aggiunge: “Quando in giunta ci saranno da prendere decisioni su San Miniato Promozione chiaramente non prenderà parte alla seduta”.

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