“Mi auguro che si possa fermare qui la polemica. Concentriamoci sulla competizione politica”

L’invito di Vallini a Gussetti
“Mi auguro che si possa fermare qui una polemica che non porta da nessuna parte. Abbandoniamo i risentimenti personali e concentriamoci sulla competizione politica contro un avversario che come Centrodestra abbiamo sempre individuato nella maggioranza che da 80 anni governa il nostro comune”. L’invito è di Paolo Vallini di Ponte a Egola, che si rivolge direttamente al candidato sindaco di San Miniato Lucio Gussetti.
“Credo – dice – che questo sia anche il suo intendimento dottor Gussetti. Insieme è possibile mettere a nudo gli errori di questa maggioranza e migliorare le condizioni dei nostri cittadini dando una mano fattiva a risolvere i tanti problemi di una società composita e complessa come quella sanminitese. Se ci liberiamo dai nostri personalismi ce la possiamo fare. Con questo auspicio la saluto e ci rivedremo in consiglio comunale”.
Prima, però, Vallini fa un’analisi politica a tutto campo. “La campagna elettorale – dice – per le elezioni comunali del 2024 si è appena conclusa ma non mancano code polemiche. Innanzitutto vorrei esprimere il mio ringraziamento per tutti gli operatori che a vario titolo hanno fatto sì che tutto si svolgesse nella massima regolarità. E mi riferisco alle forze dell’ordine, agli operatori che a vario titolo hanno operato ai seggi affinché tutto si svolgesse regolarmente. E’ inevitabile che si abbiano code polemiche soprattutto da parte di chi ha visto naufragare il sogno di primeggiare. Mi riferisco al dottor Gussetti, che continua nella sua polemica. Qualcuno dica al candidato sindaco che la campagna elettorale è finita con una sua sonora sconfitta ed ora si deve lavorare per risolvere i tanti problemi irrisolti da una maggioranza fortemente indebolita dalla sua inefficienza”.
Rispetto a quanto scritto da Gussetti, “Il nostro candidato Altini già dal 12 febbraio non firmò lo statuto di Vita Nova e fece bene perché pochi giorni dopo ha affermato che Vita Nova nasceva sulla base dei fondamenti programmatici di Cambiamenti. In altre parole, sotto le insegne del civismo cosiddetto di Destra, si nascondeva il progetto politico della sinistra di Cambiamenti di Guazzini con il tacito assenso del suo compagno, espulso dal coordinamento di Fratelli d’Italia. Un’intesa fatta, quasi in famiglia e sbandierata come innovatrice avendo trovato un rappresentante non samminiatese verace, del tutto estraneo alle problematiche comunali, lontano dal carattere locale fatto di pazienza e disponibilità, senza mai abbandonarsi a gesti di deprecabile intolleranza.
In merito alla campagna elettorale dobbiamo dire che il Centrodestra ha attaccato le mancanze e l’immobilismo della maggioranza, mentre si deve registrare che Gussetti non ha perso occasione di attaccare Altini perché impaurito dal possibile risultato negativo della sua lista, come poi si è verificato con un modesto 11% quando le loro aspettative erano del 30% come da loro più volte dichiarato.
Ma il capolavoro politico di Michele Altini è stato quello di rifiutare un apparentamento che era un vero e proprio diktat; una imposizione con la richiesta di posti importanti con indicazione di personaggi improponibili, che hanno sempre attaccato Altini in pubblico e in privato. In linea col suo comportamento arrogante, Gussetti si è presentato, così mi dicono, con atteggiamenti da prendere o lasciare senza possibilità di dialogo. Non è così che si conduce una trattativa. Tanto più che lui si presentava con un modesto 11% di nome, ma di fatto indebolito dalla fuoriuscita di una parte dei suoi sostenitori (Faraoni, Saponetta e altri) che non avrebbero mai accettato di votare il Centrodestra. Quindi Gussetti millantava un credito che sapeva di non avere. Il guaio per lui è stato che Altini e noi tutto questo lo sapevamo benissimo.
E poi caro Gussatti la dignità, per noi, ha un valore. Sarebbe stato molto difficile accettare accordi con chi in tutta la campagna elettorale ci ha denigrato ed anche offeso. Certo nelle trattative ci vuole disponibilità da parte di tutti ma fino ad un certo limite oltre il quale non si può andare. Ci vuole molta umiltà nel confrontarsi con le persone”.