La storia scritta nei seggi di Santa Croce sull’Arno: la squadra di Giannoni riporta l’alternanza foto

Confermata la notizia, la festa è di "Liberazione". Ma ora la sfida è governare unendo

Ieri 10 maggio, a Santa Croce sull’Arno la storia ha svoltato. Una delle realtà industriali più importanti della provincia di Pisa, forse la più importante, ha deciso di cambiare passo mandando al governo il centrodestra con Roberto Giannoni, persona nuova alla politica che si è saputa presentare con la semplicità e la sincerità e forse anche la veracità dei santacrocesi e che ha saputo parlare durante la campagna elettorale ai suoi cittadini con un linguaggio forse alla volte anche leggermente fuori sincrono rispetto alle liturgie della politica, ma che aveva la forza della verità oggettiva dei fatti e della loro critica.

Persona nuova alla politica, svincolata dalle nomenclature di partito e dai vincoli di una tradizione consolidata come quella del Pd, ha portato i suoi alla vittoria. Ora dovrà governare in un momento non facile per Santa Croce sul fronte sociale, su quello economico che guarda caso vanno quasi sempre a braccetto.

Sull’altro lato del fronte politico c’è invece Mariangela Bucci persona politicamente e culturalmente preparata, che si è posta all’elettorato con una capacità comunicativa strutturata e decantata dai fini meccanismi che il centrosinistra in questa terra storicamente ha rodato. Persona corretta Bucci, che sicuramente avrebbe voluto dare una svolta al comune rispetto ai 10 anni di governo Deidda, ma che si è trovata a prendere il testimone in un momento difficile e tutto l’apparato Pd, che ha dimostrato di esserci ancora basta vedere le preferenze catalizzate dai candidati consiglieri, non è bastato a portarla alla sedia di sindaco.

In una città spaccata a metà, l’elettorato ha comunque dato un segnale, sintesi della voglia di cambiamento. E Giannoni ha saputo incarnare un po’ questa voglia di cambiamento senza troppi “se” e troppi “ma”. I condizionamenti arriveranno o almeno i tentativi di condizionamento della politica locale si presenteranno alla porta del nuovo sindaco, ma Giannoni a oggi parte da una posizione di onestà e ascolto di cittadini o portatori di interessi locali.

Forse anche la vicenda keu un peso lo ha avuto e magari la classe imprenditoriale questa volta ha voluto provare a cambiare.

Ora il nuovo sindaco dovrà affrontare da subito una difficile missione: quella di dare corso, nei tempi e nei modi che politica e amministrazione gli consentiranno, a quel cambiamento che ha promesso ai suoi elettori e la sfida per quanto ardua sarà avvincente. Ieri chi era a Santa Croce ha respirato un sentimento di liberazione da parte dei candidati e degli attivisti di centrodestra quando è arrivata la notizia della vittoria. Un po’ chiassosa ma comprensibile: qualcuno ha detto che non era una festa di gioia ma una manifestazione tipica della fine di un sistema, dove chi per decenni si è sentito messo al margine, inascoltato e ne è uscito frustrato ora si sente di avere ribaltato la dinamica e fatto la storia. A Giannoni toccherà anche catalizzare queste forze in modo costruttivo, inaugurando un nuovo corso della democrazia santacrocese, in un paese che adesso per la prima volta dalla fine della prima repubblica scopre il meccanismo dell’alternanza.

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