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Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio

5 giugno 2024 | 15:09
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Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio
Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio
Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio
Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio
Solidali con i lavoratori ex Gkn, la manifestazione interrompe il comizio

“Dal 4 giugno 3 lavoratori hanno iniziato lo sciopero della fame”

“Da quasi 3 anni in assemblea permanente e dal 18 maggio accampati nei giardini del palazzo della giunta regionale in via di Novoli a Firenze, i lavoratori della ex Gkn continuano a fare richieste semplici senza ricevere alcuna risposta dalle istituzioni: approvazione della legge regionale scritta dai lavoratori per la creazione di un consorzio pubblico regionale per trattare l’area dello stabilimento di Campi Bisenzio, commissariare Qf per pagare gli stipendi, dare vita a una vera discussione sulla reindustrializzazione, agganciando un ammortizzatore sociale”. Lo ricordano i Solidali pisani ai lavoratori ex Gkn, che ieri sera 4 giugno, in piazza della Pera a Pisa, hanno manifestato a sostegno di questi lavoratori.

“Per l’assordante silenzio – dicono – e ingiustificabile immobilismo del presidente Giani, della giunta e di tutta la maggioranza del consiglio regionale della Toscana, dal 4 giugno 3 lavoratori hanno iniziato lo sciopero della fame. In solidarietà con i lavoratori ex Gkn, e per la stessa profonda esigenza di risposte, come studenti e cittadini di Pisa abbiamo interrotto il comizio pisano della chiusura della campagna elettorale del presidente del consiglio regionale, nonché candidato alle elezioni europee Antonio Mazzeo. Non una contestazione nel merito del suo programma ma all’immobilismo che Mazzeo rappresenta, sia nel suo ruolo istituzionale, sia in quanto esponente di punta del Pd.

Infatti, in quanto presidente del consiglio regionale non si è preoccupato di calendarizzare, in tempi celeri, la proposta di legge inviatagli il 9 aprile e presa in carico solo dopo il 18 maggio, favorendo così il logoramento dei lavoratori. In secondo luogo, il Partito Democratico, in quanto partito di maggioranza del consiglio, non ha mai espresso una volontà chiara rispetto all’approvazione della legge. E non basta, come fatto durante il presidio, nascondersi dietro i tempi delle commissioni atte a valutare la fattibilità economica della proposta di legge: dopo 3 anni che i lavoratori hanno iniziato la loro vertenza, bisogna esprimere con chiarezza la propria posizione sulle loro richieste, e impegnarsi a trovare gli strumenti economici per realizzarli”.