Frazioni, le priorità di Marzia Fattori (Riformisti per San Miniato)

Le idee della candidata sindaca: “Per ogni realtà territoriale progetti di riqualificazione urbana e sociale. E puntiamo sulle comunità energetiche”
“Per ogni frazione o unità di ambito si dovranno realizzare dei progetti di riqualificazione urbana e sociale, condivisi con associazioni e cittadini da mettere in atto secondo stralci ben definiti e durate certe. Bisogna però prima trovare soluzione alle principali ed evidenti criticità che si trascinano da anni. In particolare fin da subito a terminare i lavori nei cantieri attualmente presenti lungo le strade e vigilare che i lavori siano svolti per bene”.
Così Marzia Fattori, candidata sindaca dei Riformisti per San Miniato che segnala alcune urgenze: “Per San Miniato Centro storico il primo tra questi obiettivi non può che essere la mobilità che, per un centro che si sviluppa su un crinale, non può essere risolta esclusivamente con la Ztl ma anche con opere strutturali come il completamento del parcheggio del Cencione. San Miniato Basso: occorre l’implementazione dell’asse stazione ferroviaria – Cencione con un collegamento ben strutturato. A La Scala – San Miniato Basso in attesa della sede definitiva del Liceo Marconi sarà subito migliorato il flusso al semaforo sulla Tosco Romagnola nelle ore di entrata/uscita delle scuole programmando il completamento della circonvallazione nord. A San Miniato Basso previsto il miglioramento della qualità urbana con l’identificazione di spazi pubblici di aggregazione e la riqualificazione dell’area centrale. Per La Scala proponiamo l’introduzione di metodi alternativi di attraversamento improntati maggiormente alla sicurezza degli abitanti e realizzazione di marciapiedi. A Ponte a Egola tavolo di concertazione pubblico-privato per il recupero dei volumi dismessi. Per Ponte a Egola/Molino d’Egola all’interno del piano di mobilità sostenibile, realizzazione del collegamento ciclopedonale tra i due centri. A Ponte a Elsa il completamento della nuova scuola, il recupero della vecchia scuola come spazio di aggregazione a disposizione delle associazioni. A Isola/Roffia il tavolo di condivisione per la ristrutturazione e/o nuova costruzione del ponte sull’Elsa, la messa in sicurezza della cassa di espansione di Roffia per l’utilizzo per attività sportive e ricreative. A San Donato la programmazione, insieme agli enti preposti, degli interventi di messa in sicurezza idraulica. Riqualificazione della zona Interporto, insieme con i proprietari per eliminare situazioni di degrado. A San Romano miglioramento della sicurezza lungo la Tosco Romagnola. In Valdegola miglioramento della manutenzione delle strade che, anche per la conformazione territoriale, presentano elevate condizioni di degrado; sviluppo di forme di mobilità sostenibile”.
“Su tutto il comune – prosegue Fattori – serve prevenire il rischio idraulico e gli allagamenti con una politica preventiva di interventi concertata col Consorzio di bonifica con la sistemazione delle fognature, la ricavature di fossi e rii se necessario, l’adeguamento degli argini. Occorre commissionare uno studio sulla sicurezza stradale così da predisporre azioni mirate al rispetto dei limiti e alla sicurezza ciclabile e pedonale. Avviare con gli uffici di Acque lo studio sulle perdite e progettare e programmare il rifacimento delle tubazioni più critiche”.
Infine un punto importante del programma: le comunità energetiche. “Le comunità energetiche rinnovabili (Cer) rappresentano una forma di azione collettiva e collaborativa per la transizione energetica. Una aggregazione di membri che scelgono di autoprodurre energia pulita e condividerla tra gli appartenenti alla comunità. L‘autoconsumo costituisce la vera rivoluzione delle nuove Comunità Energetiche – Cer. I membri della comunità energetica alimentano le proprie utenze prendendo l’energia elettrica sia dalla rete pubblica, sia dall’impianto di produzione rinnovabile condiviso. L’energia prodotta da quest’ultimo viene istantaneamente consumata dai membri della comunità mentre l’energia prodotta in eccesso può essere immagazzinata o ceduta al gestore. Realizzare una comunità energetica rinnovabile, significa non solo beneficio ambientale ma anche economico. Fino ad oggi tutti questi interventi non si sono visti. È il momento di far sì che San Miniato sia la città che si merita”.