Distretto sanitario, “Per finire i lavori serve una variante. Mettiamoci anche la farmacia comunale” foto

Sopralluogo del candidato sindaco Giannoni con il consigliere Petrucci

“A sei mesi dall’inizio dei lavori abbiamo metà delle opere ancora da realizzare, senza alcuna idea di come realizzarle, una variante necessaria che non arriva e nessuna idea di cosa fare e come”. È il bilancio, impietoso, che questa mattina 22 maggio il candidato sindaco del centrodestra Roberto Giannoni ha fatto dello stato dell’arte del distretto sanitario santacrocese in compagnia di alcuni candidati consigliere nella sua lista e del consigliere regionale Diego Petrucci.

La delegazione ha avuto modo di vagliare lo stato dei lavori del distretto di via Mainardi, che in virtù della riorganizzazione regionale della sanità è stato oggetto in questi mesi di lavori per la realizzazione della Casa di Comunità. Presenti anche alcuni membri della squadra di Giannoni candidati al consiglio comunale, come Stefano Camedda e Renato Rusconi.

La nuova struttura sanitaria è destinata ad ospitare una Casa di Comunità Spoke e rispetterà i requisiti per il conseguimento a livello regionale dell’accreditamento previsto per le strutture sanitarie. L’intervento sulla struttura costituta da tre fabbricati di superficie complessiva di 780 metri quadrati, prevede la riqualificazione funzionale dei fabbricati attualmente utilizzati per le attività distrettuali. Inoltre è prevista anche la ristrutturazione del fabbricato di recente acquisizione attualmente non utilizzato. Il quadro economico dell’intervento è di 2 milioni e 400mila euro, uno per lavori e il restante per somme a disposizione. La consegna dei lavori è prevista per maggio 2025.

Proprio l’edificio sul retro, che inizialmente sarebbe dovuto essere solo ristrutturato, sarebbe al centro delle valutazione dell’Asl di una variante. Il che ha portato ad un rallentamento dei lavori. “Uno dei motivi per i quali si è bloccato tutto è che l’Asl sta valutando di buttare giù lo stabile sul retro e fare un edificio nuovo, invece di lavorare sul vecchio – ha detto Diego Petrucci -. Di fronte al rischio di vedere venir su un progetto già vecchio e mancante, già che ormai servirà una variante e siamo in ritardo nelle consegne, perché non ripensare la futura palazzina più grande dell’ esistente e magari comprensiva anche della farmacia comunale? Ciò renderebbe un servizio migliore, dato che attualmente la farmacia comunale più vicina al distretto è all’interno di locali privati in affitto. 500mila euro provenienti dalle risorse del Pnrr, – continua il consigleire regionale – siamo di fronte alla ennesima prova del fatto che i soldi arrivano in Toscana ma vengono spesi male. Vigileremo attentamente sull’avanzamento dei lavori e presenteremo una interrogazione regionale in merito”.

La visita della delegazione è stata anche l’occasione per valutare lo stato dell’arte del distretto. “Erba alta ovunque, nessuna sistemazione decorosa per l’accoglienza degli utenti e persino un cartello di divieto di sosta piazzato di fronte all’ingresso, sul posteggio disabili – hanno segnalato i militanti di FdI –. Non una sistemazione ottimale per un luogo importantissimo del nostro comune, in cui si erogano servizi fondamentali e pubblici per tutta la cittadinanza”.

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