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Meini: “Settore conciario, serve il massimo impegno delle istituzioni a salvaguardare il comparto”

21 maggio 2024 | 18:44
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Meini: “Settore conciario, serve il massimo impegno delle istituzioni a salvaguardare il comparto”

La capogruppo della Lega: “In aula abbiamo chiesto il coinvolgimento di Roma”. All’attacco Galletti (M5S): ““La risoluzione presentata da Lega e PD solleva un problema etico e fiduciario nei confronti dei cittadini danneggiati dallo scandalo Keu”

“Settore conciario: necessario il massimo impegno dalle istituzioni per salvaguardare l’importante comparto. Abbiamo votato convintamente a favore di un atto in tal senso”. A dirlo è Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale della Lega.

“Purtroppo e non solo da oggi, le criticità del settore conciario nell’area santacrocese e di Ponte a Egola sono palesi e complessivamente preoccupanti. Un comparto che deve essere, dunque, preservato e sostenuto sia a livello regionale che nazionale e per tale motivo abbiamo chiesto che la Pdris votata in Aula venisse inviata anche a Roma”.

“Gli incontri con chi opera in questo importante segmento dell’economia Toscana, hanno evidenziato problematiche stringenti che non devono essere sottovalutate dalle Istituzioni-precisa l’esponente leghista – prosegue -. Da parte nostra, da sempre, siamo a fianco dei conciatori e faremo di tutto perché le loro giuste istante e gli appelli d’aiuto vengano raccolti. Importante anche favorire la formazione e l’aggiornamento. Insomma non ci stancheremo mai di appoggiare un comparto che merita di essere valorizzato e promosso”.

Va all’attacco invece Irene Galletti, presidente del gruppo Movimento 5 Stelle Toscana: “Lo stesso settore per il quale oggi questo consiglio ha proposto e votato una mozione di sostegno economico è lo stesso in cui si è verificato uno dei più grandi scandali ambientali, causando un danno enorme ancora non quantificabile in termini di salute e ambiente. Stiamo parlando dello scandalo Keu, legato agli smaltimenti illeciti delle concerie, che ha coinvolto anche le istituzioni e ha messo in crisi il rapporto fiduciario tra la politica e i cittadini toscani. Questo atto solleva dunque un problema etico e di coerenza che non possiamo ignorare.”

Galletti chiarisce che “C’è un sistema imprenditoriale sano che merita aiuto e lavoratori incolpevoli che devono essere tutelati, i quali troveranno sicuramente sostegno ai tavoli deputati già attivi e a loro dedicati. Tuttavia, c’è anche una parte di imprenditoria e politica che deve ancora chiarire le proprie responsabilità. Senza dimenticare il problema delle bonifiche, che oggi gravano quasi esclusivamente sulle risicate risorse dei comuni colpiti dagli sversamenti e che, a un certo punto, potrebbero trovarsi costretti a scegliere tra la tutela della salute e dell’ambiente dei loro territori e il rischio di default.”

“Qualcuno dai banchi della maggioranza guarda alle fette di mercato che si potrebbero perdere senza un intervento economico. Io consiglierei loro di coinvolgere maggiormente il ministero del Made in Italy – altrimenti ci dica il governo Meloni a cosa serve – su un tema che riguarda non solo la moda in Toscana, ma tutto il settore dell’intero Paese, che sta vivendo vicende simili. Anche su questo vogliamo essere chiari: la politica che guarda prima ai mercati e poi ai bisogni dei toscani segue un modus operandi che non ci appartiene. A noi interessa dimostrare con i fatti che la salute e la tutela ambientale sono delle priorità e vengono prima di qualsiasi altra cosa – conclude Galletti -, e che la buona politica guarda ai mercati solo dopo aver tutelato i reali interessi dei cittadini.”