“L’Amministrazione è riuscita con grande sforzo a calmierare l’aumento della pressione tributaria”

Del Grande risponde a Parrella e Maccanti e chiarisce: "Chiederemo una verifica dei costi e un controllo sul contratto di servizio"

“L’amministrazione comunale, a fronte dei costi imposti dall’alto relativamente al piano economico finanziario (Pef), con un incremento del 9,59% rispetto al 2023 definito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) e validato da Ato Costa, è riuscita con grande sforzo a calmierare l’aumento della pressione tributaria sul cittadino, portando l’aumento dal 9,59% al 4,90%, abbattendo i costi delle famiglie e delle attività con un fondo di 100mila euro di bilancio”.

Così Manuela Del Grande, sindaco di Santa Maria a Monte, risponde sull’aumento della Tari del 5%.

“Il consigliere Parrella – spiega -, insieme a Maccanti, hanno descritto la manovra di bilancio attuata dall’Amministrazione dando informazioni non veritiere al cittadino. Parrella, ben sa, essendo stata Sindaco per 10 anni e presente alle riunioni con Geofor e Ato che, il piano finanziario 2024/2025 avrebbe portato aumenti, poiché risente di scelte fatte anche, quando lei stessa era sindaco: come l’esternalizzazione di servizi come ad esempio la raccolta della carta, che fino all’anno 2020 era svolta direttamente dall’Amministrazione. E a partire dall’anno 2021 è stata internalizzato il servizio alla Geofor e sono stati assunti dalla stessa azienda circa 900 dipendenti.

Ma come sempre Parrella, strumentalizza e riporta informazioni non corrispondenti alle scelte che sono state fatte dall’Amministrazione con grande sforzo. A noi è interessato diminuire la pressione fiscale sul cittadino, andando a livellare un aumento imposto dall’Ato, dove i comuni per le tempistiche e le modalità non sono potuti intervenire. Lavoreremo insiemi a tutti i sindaci degli altri Comuni per cambiare il sistema e come Comune di Santa Maria a Monte, chiederemo una verifica dei costi e un controllo sul contratto di servizio, Parrella parla di 10 anni fa, ma sa bene che non può fare paragoni: le guerre, il covid, l’aumento del costo della vita e l’assunzione e internalizzazione di personale hanno portato a questi aumenti e ben sa che fino al 2019 l’Ente di riferimento era solo Geofor.

Anche nel 2022, quando Parrella era sindaco, la nostra Amministrazione aveva aumentato le utenze Tari del 4.5%, per le stesse ragioni e motivazioni di oggi, poiché il Comune ha dovuto subire scelte calate dall’alto e contemporaneamente paga gli apparati amministrativi e direzionali delle società di Geofor e Ato, benché oggi Geofor sia una società satellite di rete ambiente, con dirigenti e organi amministrativi, che gravano nei bilanci comunali.

Ricordo a Parrella che, il Pef degli anni 2019/2020 aveva un costo di 1.700.000 euro e che veniva pagato alla Geofor. Nel 2021 vi fu un aumento che arrivò a 1.816.000 euro e nel 2022 vi è stato un incremento di 1.972.000 euro, fino ad arrivare nel 2023 all’importo di 2.075.000. L’aumento del piano economico finanziario oggi ha colpito tutti i Comuni che fanno parte dell’area Toscana Costa Nord Ovest. Il Gestore unico non ha migliorato il servizio ai cittadini, anzi decisamente peggiorato, e i costi che gravano sui comuni sono lievitati in modo vergognoso, pagando le scelte calate dall’alto. Questa Amministrazione si impegnerà con azioni concrete al fine di attuare controlli su questi Enti gestori per arrivare ad una modifica del Piano Economico Finanziario”.

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