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Valori: “Il 25 aprile? Sia la festa non solo dell’antifascismo ma dell’antitotalitarismo”

24 aprile 2024 | 11:56
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Valori: “Il 25 aprile? Sia la festa non solo dell’antifascismo ma dell’antitotalitarismo”

La candidata sindaca: “Oggi deve finalmente maturare un sentimento nazionale unitario”

“Con commozione siamo a commemorare le vittime dei massacri nazisti in varie parti d’Italia compresa la nostra comunità, con l’impegno di non dimenticare ciò che è accaduto”. Parte da qui la riflessione della candidata sindaca Silvia Valori per Castelfranco di Sotto, all’alba del 25 aprile.

“Gli orrori dei totalitarismi tentarono di sopprimere libertà e democrazia nel nostro paese – prosegue -. Il pensiero va, con senso di gratitudine e riconoscenza, a quegli italiani che si sono battuti per il riscatto e la rinascita dell’Italia. Gran parte delle nuove generazioni, non ha provato cosa significa la privazione della libertà. Solo i più anziani rimangono autentici testimoni dell’occupazione straniera e della guerra per la liberazione della nostra Patria. Per molti di noi quel tempo è un ricordo legato alle nostre famiglie, ai nostri genitori, ai nostri nonni, molti dei quali furono protagonisti o anche vittime di quei giorni drammatici. Quelli di una generazione di italiani che non esitò a scegliere la libertà, anche a rischio della propria vita. Il nostro Paese, ma anche le nostre comunità di Castelfranco ed Orentano hanno pagato duramente con il sacrificio di vite umane la ferrea volontà di preservare gli indispensabili valori della libertà e della democrazia e di questo dobbiamo essere grati a questi nostri eroici compaesani”.

“Lo stesso debito di gratitudine lo abbiamo verso tutti quei giovani soldati, dei tanti paesi alleati, che versarono il loro sangue per liberare l’Italia. E, con rispetto, dobbiamo ricordare oggi, tutti i caduti, anche quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata sacrificando in buona fede la propria vita ai propri ideali e ad una causa già perduta – dice ancora -. In questi anni la storia della Resistenza è stata approfondita e discussa. La Resistenza è uno dei valori fondanti della nostra nazione insieme al valore della libertà che è un diritto che viene prima delle leggi e dello Stato, in quanto diritto naturale che ci appartiene come esseri umani. La resistenza è anche la storia di martiri come Salvo D’Acquisto che non esitò a sacrificare la sua vita in cambio di altre vite innocenti, dei nostri militari prigionieri in Germania, che scelsero il campo di concentramento piuttosto che collaborare con i nazisti. È la storia dei tanti che nascosero concittadini ebrei ricercati, salvandoli dalla deportazione”.

“Anche la Chiesa, fece la sua parte con vero coraggio, per evitare che termini, come ‘razza’ diventassero motivo di persecuzione e di morte. Tutti i gruppi e movimenti partigiani, in modo trasversale seppero accantonare le differenze, anche le più profonde, per combattere insieme. Comunisti e cattolici, socialisti, liberali, azionisti, monarchici, ciascuno per la loro parte, scrissero una grande pagina della nostra storia. Sui valori di quell’ epico passaggio storico si fondò un costruttivo clima che portò alla nascita della Costituzione italiana che contribuì a garantire libertà e sviluppo democratico dell’Italia – conclude -. Aggiungo che la data del 25 aprile ha non solo il valore indiscusso dell’antifascismo, ma va esteso a tutti i antitotalitarismi. Oggi, 79 anni dopo il 25 aprile 1945 e a trentacinque anni dalla caduta del Muro di Berlino, deve finalmente maturare un sentimento nazionale unitario. Il nostro dovere è quello di consegnare ai nostri figli il diritto di vivere in una democrazia finalmente pacificata. Oggi le nuove generazioni hanno il dovere di difendere la libertà conquistata dai loro nonni consapevoli che senza libertà non vi é né pace, né giustizia, né benessere”.