“La grande opera è garantire cura e benessere”: Bagni si candida a sindaco, in lista anche mister Ulivieri




“Ritrovare un equilibrio fra sviluppo economico e tutela delle persone e dell’ambiente che ha fatto grande questo territorio”
“La grande opera da fare è garantire la cura ed il benessere delle persone, l’unica grande opera mancata in questi anni in cui ci si è concentrati su altre grandi opere”. E’ questo il tema centrale di Veronica Bagni, candidata a sindaco di San Miniato alle elezioni amministrative 2024. La sua è la quinta candidatura a sindaco di San Miniato di questa tornata elettorale.
La lista che la sostiene si chiama Filo rosso, “un legame – spiega – fra il territorio e le persone che lo vivono. Avremo persone in arrivo dall’associazionismo, sanità, studenti, lavoratori, pensionati, mondo della scuola”. Tra i candidati, anche Renzo Ulivieri.
“La nostra è una lista di Sinistra” tiene a precisare Laura Cavallini, volto noto della sinistra sanminiatese ed animatrice della lista. “Di pacifisti contro le guerre” anche perché “i soldi impegnati in armi sono tolti al sociale, all’istruzione, alla sanità. Soldi pagati da tutti noi. Essere di sinistra vuol dire questo: difendere i beni comuni sociali e i beni comuni come l’acqua, la flora, la fauna. Sono i valori che ci contraddistinguono. Noi oggi crediamo che sia necessaria la presenza di una sinistra che combatta per i bisogni di questo territorio”.
E’ stata la ex consigliera, insieme a Francesco Sale, altro volto noto della sinistra comunista nel Comprensorio, a presentare questo pomeriggio (16 aprile) la candidata sindaca al circolo Arci Molino d’Egola. “Una sinistra che sappia ritrovare un equilibrio fra sviluppo economico e tutela delle persone e dell’ambiente che ha fatto grande questo territorio – ha detto Sale –, ben governato a suo tempo dai comunisti, nella prima repubblica, a cui è seguita questa parentesi del Partito Democratico che dà sempre meno risposte in quella direzione”.
Classe ’87, diplomata al liceo scientifico Marconi, Bagni è laureata in psicologia e attualmente lavora come libera professionista sul territorio, collaborando anche con una cooperativa sociale di Empoli. Nipote di Piero Bagni, già assessore all’urbanistica a fianco del sindaco Frosini e oggi fra gli animatori della lista, la candidata ha alle spalle un’esperienza politica fra le file del consiglio comunale nella legislatura 2009-2014, come esponente del centrosinistra in quota Pd e membro delle commissioni politiche sociali, pari opportunità e affari interni.
“Il concetto di ‘filo rosso’ vuol esprimere esattamente questo concetto, un legame fra le persone, attraverso il territorio, mosso da questi valori – dice la candidata –. Qualcosa che cercheremo di esprimere al meglio con una bella squadra nata anche per riportare in consiglio i tanti aspetti del mondo del lavoro, in cui troverete membri dell’associazionismo, della sanità, del mondo della scuola, lavoratori, pensionati, di tutte le generazioni. Con un programma che contrasti le crescenti diseguaglianze e il costante aumento della povertà, ponga un maggiore controllo nel sistema degli appalti e subappalti in modo da favorire un lavoro sicuro, adotti strumenti urbanistici che frenino il consumo di suolo in un territorio come il nostro in cui sono moltissimi gli immobili abbandonati come il vecchio liceo Marconi, la ex sede sempre del liceo a San Donato, le numerose concerie dismesse di Ponte a Egola, i capannoni industriali e artigianali di San Donato. Ma che contrasti anche le frazioni dormitorio, salvaguardi maggiormente il territorio e le manutenzioni, lasci a ciascuno la libertà di scegliere per la propria vita e investa in cultura e arte non al mero scopo di intrattenimento”.
Questione annosa, quella del liceo, che vedrà la lista impegnata nel cercare “una soluzione a partire da quello che c’è” come ha sottolineato Cavalini “superando i tanti spot elettorali di questi anni che hanno visto solo il comune tergiversare, perdendo il treno dei finanziamenti rincorrendo grandi annunci e grandi opere, che poi non vengono mai realizzate”.
“Nelle ultime elezioni amministrative del 2019 per la prima volta il candidato a sindaco del Pd è andato al ballottaggio – ha aggiunto Sale –. Purtroppo la mancanza di autocritica che da anni contraddistingue il Pd e l’arroganza di chi ritiene di avere un potere ormai acquisito e consolidato, ha fatto sì che questo segnale restasse ancora una volta inascoltato. Noi ci rivolgiamo, anche in un’ottima comprensoriale, a tutte quelle piccole e grandi esperienze politiche, fra movimenti e associazioni, che da tempo cercano di immaginare l’alternativa”.