Processo Keu, Pisa in comune chiederà di costituirsi parte civile

“Abbiamo deciso di costituirci parte civile nel processo Keu, attraverso la nostra associazione Pisa in comune, incaricando l’avvocata Letizia Bertolucci che ringraziamo per aver deciso di seguire questo caso insieme a noi. La domanda per l’ammissione alla costituzione di parte civile verrà formalizzata tramite l’avvocata Bertolucci all’udienza preliminare che si terrà domani venerdì 12 aprile 2024″. Lo fa sapere Una città in comune di Pisa.
“Prosegue – spiegano – in questo modo il nostro impegno e la nostra lotta rispetto ad uno degli scandali più gravi avvenuti recentemente in Toscana. Per anni il territorio della nostra regione è stato avvelenato attraverso un intreccio tra politica e affari senza precedenti, un sistema volto ad evitare i controlli ambientali e garantire così lo smaltimento illecito dei rifiuti conciari, grazie alla collaborazione di imprese che secondo gli inquirenti sarebbero legate dalla ‘ndrangheta calabrese”.
Secondo l’associazione, “Sono migliaia e migliaia le tonnellate di rifiuti contaminati utilizzati illegalmente che hanno avvelenato la nostra terra per un lungo periodo; a fronte di profitti illeciti derivanti da questo connubio tra politica, mala imprenditoria e criminalità organizzata, restano ancora molte aree contaminate in tutta la nostra provincia, con quello che questo quello che comporta per la popolazione.
In tutto questo i Comuni sono stati lasciati soli a risolvere un problema generato da questo connubio ed in definitiva da una governance regionale che continua a non porsi il minimo problema sulla sostenibilità delle filiere industriali del territorio. Questo anche perché si tratta del solito, odioso, sistema: profitti privati e socializzazione dei costi. E che a pagare le bonifiche siano i cittadini e le cittadine, attraverso soldi pubblici, non è giustificabile in alcun modo.
Per questo, oltre la battaglia in sede politica, muovendoci sempre in rete con tante associazioni e movimenti, abbiamo ritenuto opportuno presentare domanda per l’ammissione alla costituzione di parte civile in questo processo.
Da anni ripetiamo che il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra Regione è una priorità assoluta, a partire proprio da alcuni settori più a rischio come quello della gestione dei rifiuti, ma anche degli appalti nel settore dell’edilizia. Questa inchiesta ne è una ulteriore e gravissima conferma, che imporrebbe scelte di segno opposto rispetto a quelle che si stanno prendendo. Ad ogni livello si sta procedendo ad allentare vincoli e controlli, aumentando le deroghe e la deregolamentazione a favore degli interessi delle aziende e dei profitti privati, e facilitando così l’economia illegale e la penetrazione delle mafie”.