Fare Insieme: “Consiglio, a Santa Maria a Monte calpestati i diritti dell’opposizione e dei cittadini”

Faraoni ed Eugeni: “La sindaa si appella al regolamento e impedisce il dibattito. Se continua così ci rivolgeremo al prefetto”
“Il gruppo consiliare Fare Insieme ravvisa nelle azioni della maggioranza e in particolare della sindaca una serie di comportamenti scorretti e pericolosi per la vita democratica del nostro comune”. A dirlo sono le consigliere Patrizia Faraoni ed Elisa Eugeni.
“Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, l’esclusione di cittadini non eletti dalla composizione delle commissioni comunali, operata in uno dei primi consigli comunali dell’attuale giunta (dal quale noi ci allontanammo per protesta) era presagio di ciò che sarebbe seguito. Oggi, infatti, siamo costretti a denunciare pubblicamente che la rigidità con cui la sindaca impedisce ai consiglieri di ribattere, anche solo con poche parole, nella discussione del consiglio comunale, trincerandosi dietro il regolamento, e la continua asserzione che loro “hanno vinto e pertanto loro comandano e fanno quello che gli pare”, rende l’esercizio dei diritti delle minoranze oltremodo gravoso, e offende i tantissimi cittadini che quelle minoranze hanno votato. L’ultimo consiglio comunale di venerdì 15 marzo ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che hanno chiesto in modo corretto di poter intervenire alla discussione in merito alla tassa di soggiorno. Sarebbe stato possibile, per la sindaca, trasformare il consiglio comunale in consiglio aperto e consentire ai presenti di esprimere la propria opinione, decisione che oltre ad arricchire il dibattito avrebbe incentivato la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, invertendo il trend che vede sempre più lontani la politica e la vita civile. Invece niente. I consigli comunali non sono registrati e non vengono mandati in rete in streaming (come fanno tutti i comuni) e, pertanto, non vengono portati in approvazione al consiglio comunale successivo i verbali del consiglio precedente, come previsto dalla normativa vigente. Quindi di tutte le riunioni del consiglio non rimane assolutamente nulla”.
“Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo visto calpestati i più elementari diritti democratici quando la maggioranza ha deciso di unificare la discussione su tutti i punti relativi al bilancio, strumento principe della vita del comune, impedendo così di fatto ai consiglieri di minoranza di intervenire puntualmente sui singoli argomenti così fondamentali per la vita dei cittadini – dicono ancora Faraoni ed Eugeni – L‘aumento di tariffe e tasse, l’abolizione di agevolazioni e di riduzioni sono argomenti che colpiscono soprattutto i cittadini delle classi medio basse e maggiormente i giovani e i pensionati e questo è quello che si è fatto a Santa Maria a Monte, in barba a quanto sbandierato dal governo italiano che pure questa maggioranza politicamente rappresenta. L’istituzione della tassa di soggiorno, senza aver preventivamente attivato la concertazione con le associazioni di categoria interessate, fornisce un’ulteriore prova della mancanza di rispetto di questa giunta per i più basilari elementi del confronto democratico, oltre a non rispettare le previsioni di legge. Sono state abolite le agevolazioni per le attività che hanno aderito all’iniziativa Il Borgo che vorreidopo aver fatto loro sottoscrivere la nuova convenzione a inizio anno, senza prima avvertirli dell’intenzione della giunta. Qui si gioca con le vite della gente in maniera scorretta. Le previsioni di spesa irrisorie per le opere pubbliche impediranno anche solo la manutenzione ordinaria di scuole, asili, strade, verde pubblico eccetera, aumentando sia la pericolosità delle nostre scuole che il livello di rischio di dissesto idrogeologico del nostro territorio. Tutti ci ricordiamo gli effetti del nubifragio del 2 novembre scorso con famiglie intere abbandonate a loro stesse. E se risuccede? Cosa è stato fatto per evitare che le conseguenze siano nuovamente così disastrose?”
“Si sente continuamente argomentare che il comune non ha i soldi – commentano le consigliere di opposizione – Eppure chi governa ora ha in larga parte governato anche nei dieci anni precedenti: non possono quindi limitarsi ad accusare la precedente giunta di aver lasciato loro un comune in dissesto, devono spiegarci perchè siamo in questa situazione, devono sentirsene responsabili appieno e devono trovare delle soluzioni percorribili e realistiche. Sicuramente il problema è che la mancanza di uno strumento di pianificazione urbanistica ci impedisce di incassare significativi oneri di urbanizzazione, che l’incapacità burocratica unita alla miopia politica degli amministratori ci impedisce di accedere ai fondi del Pnrr eccetera. Attivatevi immediatamente per ovviare a queste lacune. Si sono rinegoziati dei mutui, spostando di fatto il problema avanti nel tempo, ma senza risolvere alcunchè. Infatti sono state liberate risorse per il 2023 e il 2024 ma dal 2025 la rata annuale per rimborso mutui passerà da 117mila euro a 488mila euro nel 2025 e a 541milaa euro nel 2026. Una giunta non può ritenersi responsabile solo per lo stretto arco temporale in cui è in carica ma deve farsi carico di una visione più lungimirante del suo limitato mandato elettorale consapevole che le sue scelte avranno pesanti ripercussioni su giunte e amministratori futuri e sempre e comunque sui nostri concittadini”.
“Gli storici sindaci del nostro Comune si sono assunti la responsabilità di gestire un vasto territorio e di realizzare opere pubbliche ritenute tanto importanti da impegnare le giunte future a pagare i mutui decennali da loro accesi – proseguono – E bene hanno fatto. Le ultime giunte in cosa hanno investito per i prossimi decenni i soldi dei cittadini di Santa Maria a Monte? La piazza della Vittoria? La sede della Asl? Beh, il confronto fra passato e presente è davvero umiliante. Se la situazione finanziaria del comune è tanto grave da prevedere una spesa per opere pubbliche in tutto il 2024 irrisoria , non è sufficiente dire che in aggiunta a questa previsione verranno investite eventuali somme aggiuntive che si realizzeranno, forse. Bisogna che chi ha portato il nostro Comune in questa situazione capisca che solo tirandosi su le maniche, scendendo dal pulpito su cui è salito e ascoltando tutti, agendo i sinergia con tutte le realtà presenti sul territorio potrà pensare di migliorare la situazione del nostro bel comune. E invece che si fa? Per non ascoltare verità scomode e critiche non gradite, si limita la possibilità di dibatteto e di confronto nel massimo organo democratico del comune: il consiglio comunale”.
“Alla luce di quanto fin qui argomentato – conclude il gruppo consiliare – comunichiamo fin d’ora che il gruppo Fare Insieme ritiene gravissima la deriva antidemocratica che sta prendendo il nostro Comune, e che se vedremo reiterato tale comportamento ci vedremo costretti ad informare immediatamente della situazione il signor prefetto”.