Cariche agli studenti che manifestano, Pieroni (Pd): “Chiedere chiarezza non significa andare contro la polizia”

Il consigliere regionale: “Sono evidenti le contraddizioni all’interno del governo Meloni”
“Purtroppo le parole del ministro dell’interno Piantedosi, intervenuto in parlamento, non sono sufficienti a ripianare una situazione che ad oggi lascia forti strascichi in città e nell’opinione pubblica italiana, dopo le cariche contro gli studenti che stavano manifestando pacificamente”. Lo afferma il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni.
“Dispiace che quei giovanissimi, che volevano rendere pubblico il loro pensiero su una vicenda come quella della crisi di Gaza – dice ancora – che oggettivamente angustia e preoccupa gran parte del mondo, abbiano incontrato sul loro cammino il volto di uno Stato che, anziché gli strumenti dell’ascolto, del dialogo e del confronto, ha usato gli argomenti della forza. Il titolare del Viminale ha parlato di “sconfitta” quando si arriva a manganellare degli studenti, e su questo non vi sono dubbi, ma di certo entra in contraddizione con i partiti della maggioranza, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, i cui esponenti usano fraseggi aggressivi e tutti piegati alla difesa dell’eccessiva azione dei poliziotti di venerdì scorso in piazza dei Cavalieri. Poi chiede di non fare “processi sommari”, ma qui l’unico processo sommario lo stanno facendo i suoi esagitati alleati di governo in una esaltata e aprioristica difesa delle cariche. Noi invece chiediamo approfondimenti sulla dinamica e accertamento delle responsabilità”.
“Chiedere chiarezza sulla dinamica di quei fatti – l’ho specificato nel mio intervento in aula nella seduta del consiglio regionale del 28 febbraio – non significa essere contro le forze dell’ordine – prosegue – Si può solo apprezzare il lavoro di chi, quotidianamente, svolge il proprio dovere di tutore della sicurezza dei cittadini, della convivenza civile e del pieno esercizio delle libertà fondamentali; del resto sono note la professionalità e le competenze dei nostri corpi di polizia, esercitate in molteplici occasioni, spesso ben più critiche di quanto registrato venerdì scorso a Pisa. È proprio quella professionalità che doveva indurre a non eccedere nelle misure attuate, a proporzionare la risposta degli agenti di polizia all’effettiva situazione di rischio e pericolo, visto che la manifestazione era pacifica e si svolgeva ben distante da luoghi ed obiettivi considerati sensibili”.
“Si evince chiaramente – dice ancora – la difficoltà del governo a prendere posizione su una situazione che è di fatto sfuggita di mano e che fa emergere pesanti contraddizioni tra vari esponenti delle forze di maggioranza, anche a Pisa. È il caso del sindaco di Pisa Conti e del capogruppo in consiglio comunale Ziello, con il primo che ha comprensibilmente condannato l’esagerata reazione contro gli studenti e il secondo che invece la difende, sprezzante del fatto che a finire tra i feriti ci sono minorenni, addirittura una ragazzina di 13 anni”.