“Oggi parte una sfida impegnativa”: Castelfranco 2040 e Distretto coeso nella visione di Grossi






“Per me non è un salto nel vuoto ma un’ulteriore tappa di un lungo viaggio intrapreso a 21 anni”
“Oggi parte una sfida impegnativa ma entusiasmante. Come lo sono tutti i nuovi percorsi”. Sono le prime parole del vicesindaco, ora candidato, Federico Grossi, presentato questa mattina 10 febbraio alla saletta della biblioteca di Castelfranco di Sotto. “Per me non è un salto nel vuoto ma un’ulteriore tappa di un lungo viaggio intrapreso a 21 anni quando, nel 2009, come penultimo degli eletti e 49 preferenze, entrai in consiglio comunale a sostegno della candidatura di Umberto Marvogli.
In questi anni, da assessore e vicesindaco, ho cercato di vivere e svolgere il mio ruolo cercando il contatto quotidiano – con le persone e tra le persone – dando ascolto alle esigenze che mi venivano poste e provando a risolvere i problemi che mi venivano presentati. Non esiste scuola per questo, che ti insegni a ‘fare politica’. L’unica scuola per imparare è quella di stare nelle strade, nelle piazze, nei luoghi di incontro e socialità: diventare punto di riferimento della tua comunità. E studiare: atti, Bilanci, Delibere, determine e conoscenza della macchina amministrativa”.
Al fianco del candidato, oltre il segretario del Pd locale Stefano Pertici, anche il segretario provinciale Oreste Sabatino, che sottolineato la “difficoltà di una fase politica molto particolare” nella quale “le questioni ambientali ed il caso Keu sono state per tutti, comunque, uno spartiacque” ed il sindaco Gabriele Toti, che ha avuto modo di ribadire i motivi di un “mettersi da parte” rimarcato anche da Pertici come gesto di “di attaccamento al partito e alla comunità, oltre che di intelligenza”.
“Una candidatura forte e autorevole quella di Federico” dice il sindaco uscente, che in merito all’opzione posta in essere dalla nuova legge sul terzo mandato ribadisce quanto detto in altre sedi in questi giorni: “In questi anni da sindaco ho sempre cercato di unire le persone e trattare tutti allo stesso modo, mettendomi a disposizione. L’ipotesi di un mio terzo mandato è sempre stata posta solo nel caso fosse stata un’opportunità. Mai un problema”. Una compagine politica alla quale hanno preso parte fin da oggi anche i due alleati “storici” del Pd castelfranchese, Sinistra Italiana e Partito Socialista Italiano, rappresentati dalla coordinatrice provinciale Anna Piu e da Carlo Sorrente.
“Un modello importante e da esportare, quello di Castelfranco – ha rimarcato Sorrente -. Comune che in un momento difficile come quello affrontato dal Distretto con l’imperversare del caso Keu, ha mantenuto un comportamento esemplare di trasparenza”. Sarà presente nella squadra, poi, qualcuno di Sinistra Italiana. “Un gruppo di lavoro che speriamo sappia portare avanti il governo del territorio a partire da un‘attenzione particolare a temi spesso non messi abbastanza in primo piano altrove la difesa dei più deboli, l’attenzione alla pubblicizzazione dei servizi essenziali, la lotta alle discriminazioni – ha detto l’esponente di Sinistra Italiana Anna Piu -. Progetto politico sostenibile, solidale e inclusivo. Federico ha dimostrato molto di tutto questo in questi anni, confidiamo che continui da amministratore a seguire questa strada”.
“Penso che la nostra comunità debba essere grata a Gabriele Toti per l’impegno, la moralità e la correttezza con le quali ha guidato il nostro Comune nell’ultimo decennio – ha detto Grossi -. Un bagaglio di competenza ed esperienza da raccogliere e di cui fare tesoro”. Nel mezzo, i programmi: la socialità, l’ambiente. Ed anche il vecchio sogno di un Valdarno capace di agire in modo coordinato, coeso. Le parole “unione dei comuni” o “intercomunale” non sono nominate. Ma il tema è tutto da sviluppare. “Serve ripensare e pianificare lo sviluppo del nostro territorio, il Valdarno Inferiore – ha aggiunto il candidato sindaco -. Interrogarsi sulle politiche che intendiamo intraprendere per il futuro, da qui al 2040. Molte opere sono state realizzate, penso alla bretella del Cuoio e ai suoi collegamenti, ma anche alle tante infrastrutture componenti il grande progetto del Tubone – ha detto Grossi -. Eppure ancora oggi se a me chiedessero qual è lo sviluppo del Comprensorio di qui a 15 anni, io non lo so. Non possiamo chiuderci all’interno dei nostri comuni. Castelfranco deve diventare più coesa, unita, solidale. Ma Castelfranco è nel Valdarno”.
“Di fronte alle paure e all’individualismo – afferma Federico Grossi – è necessario valorizzare e rilanciare i luoghi dediti all’incontro e condivisione dove ogni giorno si abbattono le differenze e si condividono conoscenze e legami. Castelfranco insieme alle sue frazioni avranno un futuro se riusciremo a tenere unita e coesa la nostra comunità. Questa è la sfida più grande. Lo abbiamo iniziato a fare in questi ultimi cinque anni con i finanziamenti regionali e Pnrr ma dobbiamo continuare a farlo nei prossimi anni con ulteriore impegno. L’allargamento del Nido comunale, la riqualificazione di piazza Garibaldi, la nuova palestra di Orentano e Geodetica a Castelfranco, l’efficientamento energetico del PalaBagagli, gli investimenti nell’edilizia residenziale pubblica: sono sono alcuni dei tanti progetti realizzati in questi anni o in corso di realizzazione che vogliamo portare a conclusione.
Crediamo che il prossimo programma non debba limitarsi alla scadenza amministrativa del 2029 ma debba saper invece proiettare una visione più lunga immaginando una Castelfranco 2040. Un paese dove vivere bene, dove poter trovare servizi all’altezza delle aspettative della nostra comunità dove la scuola, intesa sia come edilizia scolastica che come servizi scolastici per bambini e famiglie, è stata per noi e sarà la prima priorità. Per questo, nel programma che stiamo elaborando con l’aiuto di tanti, crediamo che un impegno particolare nei prossimi cinque anni debba riguardare anche la rigenerazione urbana, gli impianti sportivi, la risposta ad un crescente disagio sociale per un sostegno concreto alle persone in difficoltà; uno sviluppo economico sostenibile per il Distretto industriale da rilanciare con forza”.