Totem ai coniugi Coen, per Oliveri: “Decisione presa con troppa fretta e poca informazione”



“Non sono nemmeno d’accordo con l’aver sostituito i cartelli toponomastici che erano in ottime condizioni in nove vie”
“Come consigliere capogruppo di Asma 2.1 non sono d’accordo con il modo frettoloso con cui è stata presa questa iniziativa di scegliere di collocare il totem in piazza del Popolo senza informarsi scrupolosamente tramite ricerche per stabilire chi fossero questi due coniugi ebrei non santacrocesi arrestati a Santa Croce sull’Arno e non lo sono nemmeno con l’aver sostituito i cartelli toponomastici in nove vie che erano in ottime condizioni spendendo 6.012,16 euro a scapito di altre necessità utile alla collettività”. Il disappunto è del consigliere comunale Enzo Oliveri.
“In data 22 gennaio – spiega Oliveri – ho visto alcuni operai di una ditta che stavano effettuando una buca sul terreno di piazza del Popolo lato via Cavour in prossimità dell’entrata del Comune e, ad una mi domanda su che tipo di lavori stessero effettuando mi hanno risposto che dovevano realizzare solo una buca ma non conoscevano il motivo. Ho scattato alcune foto. Il giorno dopo sono andato in comune e sono venuto a sapere che la Giunta aveva deciso di approvare con la delibera n. 233/2023 per il Giorno della Memoria 2024, l’apposizione in piazza del Popolo di un totem in carten con targa in plexiglas in ricordo dei coniugi ebrei Olga Galletti e Arrigo Coen arrestati a Santa Croce sull’Arno e deportati nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz, con una spesa di 1.878 euro.
So benissimo che è compito della Giunta assumere queste decisioni ma è anche vero che un minimo di informazione sia dovuta almeno ai capogruppo di tutti i gruppi consiliari presenti in consiglio. Questo, purtroppo, in questa occasione, non è stato fatto. Per quale motivo? L’ultima volta che è stato collocato un totem è stato il 18 marzo 2023 davanti al Palazzetto dello Sport, a seguito di una mia mozione presentata in consiglio comunale, in memoria di tutte le vittime del covid ed in particolar modo delle vittime santacrocesi.
Voglio far presente anche che mi ero offerto di donare la bandiera e ci tenevo molto a questo gesto visto che sono stato pure io colpito gravemente da questa grave sindrome respiratoria acuta ma, alla fine, la sindaca ha detto che era compresa nel preventivo della ditta fornitrice del palo (anche se non è così come emerge dalle evidenze documentali). Forse la sindaca non ha voluto che si dicesse che il consigliere Asma aveva donato lui la bandiera ma non vedo dopo quello che mi è successo che cosa ci fosse di male e aggiungo che ci sono rimasto molto male. Altro caso di apposizione di una targa è stato quando su suggerimento iniziale del consigliere Lambertucci e poi del sottoscritto si è deciso di ricordare Graziano Bertelli intitolandogli la Casa delle Associazioni in corso Mazzini; in quella occasione c’è sempre stato un dialogo aperto e franco tra maggioranza e minoranza per fare tutto e al meglio possibile.
Ma perché, allora, questa volta è stato deciso dalla sindaca di fare tutto di nascosto e in modo così frettoloso? Ho chiesto spiegazioni alla Sindaca se i coniugi ebrei deportati ad Auschwitz fossero ‘santacrocesi’ e se fossero deceduti ad Auschwitz visto che nella delibera non era scritto. Mi è stato risposto che erano morti e che l’amministrazione stava preparando un volantino con la scritta ‘non sopravvissuti alla Shoah’ ma che stavano informandosi sulla loro vita e che potrebbero essere anche stati dei rappresentanti di pellami o altro. Mi domando, allora, visto le scarse informazioni in nostro possesso, perché è stato deciso di realizzare questo totem a due persone ‘non santacrocesi’ così frettolosamente senza nemmeno conoscere veramente chi fossero questi due coniugi ebrei? Non sarebbe stato opportuno e prudente, ricostruire compiutamente prima la loro storia, informandosi tramite approfondite ricerche e sapere chi erano e poi insieme alla minoranza decidere anche il luogo più appropriato dove realizzare il totem?
Capisco molto bene che siamo a fine legislatura e si può correre il rischio di non poterle più fare in modo frettoloso ma bypassare così la conferenza dei capigruppo ed il consiglio è un grave schiaffo istituzionale. Ormai è risaputo che quando alla Giunta interessa qualcosa lo fa anche senza tanta informazione ma, in questo caso, la vetrina è troppo ghiotta e, infatti, nonostante i consiglieri siano stati tenuti allo scuro fino a poche ore fa, questa volta si è tappezzato ogni angolo libero del territorio di manifesti per questo evento persino mettendoli fuori dai cancelli delle scuole di Santa Croce e Staffoli.
Voglio aggiungere, però, un’altra cosa e mi riferisco alla decisione presa dall’Amministrazione comunale in data 18 agosto 2022 con la determinazione n. 481 dell’ufficio tecnico con la quale è stato deciso per commemorare le vittime santacrocesi decedute durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito del regime nazifascista. In questa occasione l’amministrazione comunale ha ritenuto necessaria la fornitura e posa in opera di 16 cartelli di toponomastica bifacciali con pellicola rinfrangente in Classe 1 di dimensione cm 25×100 da sostituire in nove vie del capoluogo indicando il motivo della loro morte, con una spesa complessiva di 6.012,16 euro. Considerato che i cartelli sostituiti erano in ottime condizioni, era proprio necessario andare a spendere dei soldi quando alle persone che chiedono di intervenire per dei motivi utili gli si dice sempre che non ci sono soldi? Non dico che non doveva essere fatto ma prima si devono fare le cose necessarie che questo paese attende ormai da anni. Se poi per questa amministrazione la priorità è andare a spendere i soldi solo per la propaganda politica e non per l’interesse dei cittadini faccia pure: il 9 giugno prossimo saranno i cittadini a giudicare il suo operato svolto in questi 10 anni di legislatura”.