Keu, Rifondazione comunista: “I politici Pd coinvolti si dimettano”

Un commento ironico e amaro quello che arriva della segreteria regionale di Rifondazione comunista sulla vicenda Keu e sui rinvii a giudizio che vede tra le fila dei destinatari della ordinanza del gip vari esponenti politici tutti aderenti al Pd.
“Un terremoto giudiziario e politico ampiamente annunciato”. Così lo definisce la segreteria regionale di Rifondazione comunista che continua ironizzando: “Cara segretaria Pd, Elly Schlein, stavolta non chiedi a nessuno di dimettersi? La definizione per i rinvii a giudizio sulla vicenda Keu non può che essere questa, e la domanda porsi spontanea. Due anni fa circa presentammo oltre venti proposte per contrastare il ripetersi di quello che – salvo ovviamente la presunzione di innocenza – sembra proprio essere un sistema di potere declinato in reati gravissimi contornato da un’omertà politica assordante, tanto più perché si parla, anche di rapporti con la criminalità organizzata”.
“Le ripresenteremo, – continuano da Rifondazione Comunista – perché nulla è cambiato. Pd, ma anche la destra, in Toscana ha continuato a volersi girare dall’altra parte, a cominciare dal presidente Eugenio Giani, per altro protagonista della famosa vicenda dell’emendamento pro conciatori, poi ritirato. Adesso sono arrivati i rinvii a giudizio, fra gli altri, per la sindaca di Santa Croce e per il consigliere regionale, entrambi saldamente ai loro posti. Non si può chiedere le dimissioni, giustamente, di Santanché e Del Mastro e ignorare, se non altro, l’ultima puntata di questa inchiesta. Noi gridiamo la richiesta di dimissioni, il Pd continuerà a far finta di nulla? Fatto sta che si aprirà un processo contro certo singole persone e per delle gravissime ipotesi di reato, ma qui sotto processo c’è anche la gestione del potere nella nostra regione, una sorta di sentimento di impunità e spregiudicatezza che va oltre i singoli e le questioni strettamente giudiziarie”.
“Ad un anno circa dalle elezioni regionali – continuano dalla segreteria Rifondazione comunista – il fatto è che nel frattempo le bonifiche non sono partite, e che andrà prima di tutto proposta alle toscane e ai toscani un alternativa ‘con le mani pulite’ e con ‘le carte in regola’, lavoreremo per questo. Come abbiamo sempre fatto denunciando, inascoltati, già anni fa quello che adesso emerge in tutta la sua gravità e la sua ampiezza”.