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Comune immobile, le Opposizioni: “Nel bilancio di previsione le stesse opere da anni”

28 dicembre 2023 | 18:35
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Comune immobile, le Opposizioni: “Nel bilancio di previsione le stesse opere da anni”

L’accusa è di una gestione “burocratica” dei conti “in assenza di una direzione politica”

Un bilancio “da cinquanta milioni” per un Comune “che risparmia da anni”, “accantona” ma al tempo stesso si è contraddistinto per “un immobilismo senza investimenti”. E’ questo il nocciolo delle critiche al bilancio di previsione del comune di San Miniato che congiuntamente fanno i tre gruppi di opposizioni di Cambiamenti, Forza Italia e Lega.

“Ci sono questioni di metodo e di contenuto – precisa Manola Guazzini, della lista civica –. Perché non è assolutamente possibile ritrovarsi, come spesso accade e come avvenuto anche sul bilancio, alcune delibere presentate all’ultimo momento in un mese, dicembre, in cui si fanno tre consigli comunali, senza mettere le forze politiche in condizioni di lavorare. Abbiamo sicuramente apprezzato il fatto che l’amministrazione abbia deciso di non aumentare le tariffe per i servizi a domanda individuale, anche se dovremo aspettare aprile per vagliare l’entità della stangata che ci aspettiamo sulla Tari. Detto questo continuiamo a non capire come mai, anche di fronte a quanto ci segnalano le sigle sindacali da mesi, in questo comune non si investe nel personale, non si investe in nuovi lavori, non si spende ampliando servizi, non si prende un mutuo malgrado le entrate e lo stato di indebitamento chiaramente lo permettano, accantonando tutto in una serie di voci, da quello dedicato ai rischi a quello per i crediti di dubbia esigibilità, che non sono giustificati nemmeno dalle normative vigenti”. L’accusa, anche delle altre forze politiche, è quella di una gestione “burocratica” dei conti “in assenza di una direzione politica”.

“E’ sufficiente notare come nel Dup, il Documento Unico di Programmazione – rimarca Roberto Ferraro della Lega – , ovvero nel documento in cui l’Amministrazione pone le basi d’indirizzo per ciò che sarà fatto in futuro, negli ultimi anni vi siano scritte sempre le stesse cose, come se questi cinque anni fossero passati indenni. Sorge quindi la domanda: cosa si è fatto in questi anni? Stessa cosa se si guarda l’elenco degli investimenti già finanziati negli anni precedenti precedenti al 2023, per un totale di 9milioni. Cifra, questa, che ritorna anche quasi intatta nella voce delle cose finanziate ma ancora da fare. La differenze fra ciò che incassano e ciò che spendono in questi cinque anni è andata sempre crescendo: 1,2 milioni nel 2019, poi 3,9 nel 2020, poi 5 milioni nel 2021, 6 milioni nel 2022. Un comune che spende poco, fa poco e progetta tanto. Perché?”.

“Ci sono più studi di fattibilità che progetti veri – affonda, infine, Michele Altini di Forza Italia –. Le cose fatte negli ultimi 5 anni sono veramente poche. La Maggioranza ha detto che la cosa positiva è che non sono state messe le mani in tasca ai cittadini… e vorrei anche vedere. Senza dimenticare che a rincarare la dose delle nuove spese, a cominciare dall’Irpef, comunque ci ha pensato la Regione Toscana”.
“Tutto questo – rincara la dose Guazzini – per un piano di opere pubbliche in cui compaiono sempre le stesse opere, che hanno un parto lunghissimo, vengono promesse di anno in anno, e poi finiscono per essere sempre le stesse: la chiesa di San Rocco, la nuova palestra a San Miniato Basso di cui si parla da anni, Fontevivo, e poi?”.