Burger King, Morelli: “Un passo indietro verso ambiente, salute della comunità e diritti animali”

“Siamo sicuri che aprire numerosi supermercati a pochi metri di distanza, multinazionali e fast food possa effettivamente arricchire la società di Fucecchio?”. Suona un po’ come una domanda retorica quella posta da Fabrizia Morelli, consigliera comunale del M5S a Fucecchio. “A mio parere – è infatti la sua risposta -, questo altro non è che un passo indietro verso l’ambiente, la salute della comunità e i diritti animali”.

La riflessione nasce dopo l’inaugurazione del nuovo ristorante della catena di fast food Burger King. “Questo – spiega Morelli, tra l’altro attivista animalista – potrebbe sembrare una buona novità per il nostro paese, ma purtroppo non tutto ciò che è proficuo da un punto di vista economico coincide sempre con l’etico. Dietro al Burger King, come del resto anche ad altre innumerevoli multinazionali, si nasconde una realtà poco spesso conosciuta. A rivelarcelo è stata l’associazione World Animal Protection, nel report annuale The Pecking Order, pubblicato in collaborazione con Animal Equality, che ha monitorato i progressi e no, dei principali marchi di fast food, tra cui anche Burger King.
Secondo questi studi, infatti, in molti di questi fast food ‘gran parte della carne, specie quella di pollo, deriva da ambienti insalubri, affollati e da uso eccessivo di antibiotici’. Questo non determina solo la nascita di gravi patologie, uno sfruttamento ed una sofferenza gratuita per gli animali, ma anche conseguenze di tipo sanitario per i consumatori, che potrebbero sviluppare, nel lungo termine, importanti malattie. Peraltro, i grandi fast food internazionali si servono necessariamente di allevamenti intensivi.
Come tutti sappiamo, gli allevamenti intensivi, oltre ad essere dei veri e propri lager per gli animali, dove in molti casi le condizioni igienico sanitarie e di benessere vengono messe all’ultimo posto, producono ingenti quantità di gas metano che sono una delle principali cause dell’inquinamento ambientale attuale. Ultimo problema, ma non per importanza: le realtà locali. Fucecchio non è una grande città, è una realtà fatta di tante piccole attività e spesso a conduzione familiare, che risentiranno indubbiamente dell’apertura di tale locale”.