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“Non vogliamo esserne corresponsabili di questo modo di amministrare”

22 dicembre 2023 | 21:03
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“Non vogliamo esserne corresponsabili di questo modo di amministrare”

Ecco perché le opposizioni non hanno partecipato al voto con contenuto urbanistico

Questo modo di amministrare, sempre in ‘zona cesarini’, sempre in situazione di perenne emergenza, bypassando costantemente il confronto con la cittadinanza non ci piace e non vogliamo esserne corresponsabili”. Per questo motivo i consiglieri comunali di opposizione presenti di Lega e Cambiamenti non hanno ritenuto di partecipare al voto degli argomenti con contenuto urbanistico all’ordine del giorno del consiglio comunale del 20 dicembre.

La posizione di Roberto Ferraro, manola Guazzini, Beatrice Calvetti, Federico Gregorini “è stata condivisa anche dal consigliere di Forza Italia Michele Altini, assente in quella circostanza per motivi di lavoro”.

Nel consiglio comunale del 20 dicembre, raccontano, “l’amministrazione comunale di San Miniato ha voluto inserire fra i vari punti all’ordine del giorno importanti argomenti di natura urbanistica, due dei quali – quelli di maggior rilievo – riguardavano la urbanizzazione e lottizzazione di alcune aree della frazione di San Donato, in particolare quelle dell’interporto e limitrofe. Argomenti di estrema importanza, perché gli sviluppi che ne possono conseguire riguarderanno l’intera frazione di San Donato, una frazione che da sempre lamenta disfunzioni urbanistiche e idrauliche conseguenti ad una cementificazione senza giuste regole, senza adeguati servizi e con un reticolo idraulico inadeguato e precario a cui nessun sindaco ha posto rimedio.

Le consistenti novità riguardanti la frazione di San Donato sono state poste all’esame del Consiglio il 20 dicembre, cioè solo dieci giorni prima della fine dell’anno, per di più nella medesima sessione nella quale si sarebbe dovuto discutere del Documento Unico di Programmazione che rappresenta il più importante atto nella gestione di un Comune. I ridotti tempi riservati all’esame di atti urbanistici di tale rilevanza non ne hanno consentito un approfondito esame come sarebbe stato invece necessario, considerate anche le rilevanti novità in materia di rischio idraulico emerse inopinatamente e attinenti all’area interessata.

La ristrettezza dei tempi non ha consentito ai consiglieri comunali di approfondire le centinaia e centinaia di pagine di relazioni, documenti e cartografie, né ha consentito ai cittadini di San Donato di valutare la nuova situazione che si stava profilando. In occasione della riunione della consulta di San Donato che ha preceduto di poche ore il consiglio comunale i cittadini nella impossibilità di far valere in altro modo le loro ragioni hanno lanciato all’Amministrazione comunale l’accorato invito a risolvere i pesanti e antichi problemi idraulici di San Donato prima di mettere mano a nuove edificazioni.

Quella dell’Amministrazione è stata una frenetica corsa ad approvare provvedimenti che comunque sarebbero decaduti il 31 dicembre per la impossibilità temporale ad essere convenzionati. Una corsa frenetica con l’unico scopo di fare meta, tentando di condizionare future decisioni con decisioni passate. Una frenetica corsa per approvare progetti che sarebbero decaduti, creando illusioni, licenziando atti non adeguatamente approfonditi, umiliando il ruolo del consiglio comunale e quello della consulta di San Donato”.