L’associazione Venezia Giulia e Dalmazia a San Miniato per onorare le vittime delle foibe

Era assente all’inaugurazione del cippo
L’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia il 21 ottobre sarà a San Miniato per onorare il cippo eretto in memoria delle foibe inaugurato lo scorso 10 febbraio. In quell’occasione, spiegano Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia di San Miniato, mancò quest’associazione, la prima nazionale, sorta nel 1947 per raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi italiani provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia.
“Il Centrodestra samminiatese – spiegano -, vuole ricordare. Il nostro benvenuto e abbraccio va a questa Associazione che ha dato un contributo determinante nel campo dei provvedimenti legislativi adottati dal Parlamento italiano per risolvere i problemi dell’esodo giuliano-dalmata. Con loro ci stringeremo in ricordo attorno al cippo monumentale, una pietra carsica proveniente da Trieste, sulla quale è stata apposta una targa in memoria delle tante vittime delle foibe”.
La memoria delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, per il centrodestra locale, “è stata per troppi anni vittima dolorosa della storia nazionale. Finalmente con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che istituisce la solennità civile del 10 febbraio, impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti. Questo incontro è comunque un’occasione nella quale tutti noi, al di là del pensiero politico, siamo chiamati profondamente a riflettere, perché quanto è successo in passato, in quei terribili momenti, mai più possa accadere. Ed è anche occasione affinché nessuno tenti più di strappare pagine di storia tragica e criminale.
Io Ricordo. Ricordo, cordoglio e meditazione ci guidino in questa giornata. Donne e uomini privati di qualsiasi forma di dignità umana, degli affetti, della vita. Ma non di quel valore universale insito nel loro sacrificio, che tutti noi, oggi, abbiamo il dovere di restituire al presente sotto forma di avvertimento. Fuori dal buco nero delle foibe, fuori da qualsiasi condotta violenta e forma di prevaricazione, di oppressione del singolo o di un popolo o dell’intera umanità”.