“Fin da quando era stata prospettata la nascita di Toscana Strade con l’intento di sistemare la disastrata FiPiLi, principalmente tramite l’imposizione di un pedaggio agli autotrasportatori, ci eravamo subito fermamente opposti a questa iniqua soluzione”. Lo ricorda Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale per la Lega.

“La Regione cerca, quindi, di nascondere le sue palesi mancanze, andando a foraggiarsi tramite il pagamento di un ticket a chi usa quotidianamente, per trasportare merci, la superstrada che di super, stante le condizioni, ha davvero ben poco. Il Presidente Giani, noncurante dei ripetuti ed assennati appelli da parte delle categorie interessate ha proseguito, quindi, imperterrito sulla sua strada. Un atteggiamento che stigmatizziamo apertamente perché il confronto fra le parti interessate è sempre, a nostro avviso, indispensabile.

La questione FiPiLi è un significativo nervo scoperto per chi amministra la Toscana e la costituzione di tale società servirà, forse, a tamponare delle negligenze perpetrate da anni. E’ chiaro, altresì, che il pedaggio stradale avrà inevitabili ripercussioni anche sul consumatore finale, che al mercato o al supermercato pagherà di più, inevitabilmente, la merce trasportata e ciò rende ancora di più, se possibile, sbagliato il modus operandi prescelto. Da parte nostra, quindi, continueremo ad opporci a questo progetto che respingiamo al mittente”.