Pontedera, in tanti al presidio di No Valdera Avvelenata

Ieri pomeriggio (14 ottobre) un centinaio di persone si sono riunite davanti al Comune per dire no al progetto della base militare
“Per non essere schiavi dei grandi fondi d’investimento che comprano i nostri servizi e poi ce li rivendono con le multiutility, per non metterci nelle mani dei conciatori o di chi sversa rifiuti e amianto sui nostri territori, per non trasformare anche la Valdera in un hub militare, in un tripudio di cemento e armi”.
Sono queste alcune delle parole d’ordine che ieri pomeriggio (14 ottobre) sono risuonate in piazza Cavour, di fronte a palazzo Stefanelli, in occasione del presidio organizzato dal comitato ambientalista No Valdera Avvelenata. Appuntamento al quale hanno risposto numerosi soggetti politici, partiti come Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Movimento 5 Stelle, sindacati di base presenti in Piaggio ed anche il Movimento No Base, nelle sue articolazioni di Pisa e Pontedera. Presente anche Sinistra Italiana.
In tutto un centinaio di persone e militanti che ha promesso battaglia per i mesi avvenire contro un progetto, quello della base, dell’autodromo e del poligono “dannosi ed insensati mentre ci mancano case popolari, posti letto negli ospedali, scuole decenti e asili” come ha detto il militante dei No Base di Pontedera, Lorenzo Tamberi. Occasione anche per ribadire la posizione del mondo ambientalista locale sul progetto di allargamento della discarica di Peccioli “che vuole rendere il territorio schiavo dei rifiuti e della Belvedere con conferimenti previsti fino al 2096” come ha ricordato Andrea Calloni del Movimento Tutela e Ambiente di Montefoscoli.
Piazza che per la prima volta vede la convergenza di forze politiche composite, ma anche di associazioni e comitati che rilanciando la manifestazione nazionale contro la base militare a San Piero a Grado il prossimo 21 ottobre al grido di ‘Fermare l’escalation’, non nascondono la voglia di tornare a manifestare anche a Pontedera come avvenuto con la manifestazione ambientalista di un anno fa contro la “Valdera dei fanghi, dell’amianto a Chianni e del Keu ancora abbandonato al Green park a Pontedera. Abbiamo fra le mani un territorio meraviglioso che può dare molto sul fronte della sostenibilità ambientale, del turismo e dell’agricoltura – ha dichiarato Antonio Piro, di No Valdera Avvelenata – Non permettiamo a chi, come i sindaci della Valdera, ha permesso che il 5 per cento del territorio della Toscana ospiti il 50 per cento dei rifiuti della regione”.
