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Sollevatore e fognatura di Romaiano, interpellanza di Guazzini

13 ottobre 2023 | 18:02
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Sollevatore e fognatura di Romaiano, interpellanza di Guazzini

Per fare il punto sulla situazione

Se si intenda predisporre una soluzione tecnica che risolva strutturalmente i problemi dell’impianto di sollevamento, se la ‘fase progettuale’ di cui non si è saputo nulla sia andata avanti abbia avuto degli esiti, qual è il punto attuale della situazione per quanto riguarda l’impianto di sollevamento su cui con una delle ultime variazioni di bilancio è stato destinato un importante finanziamento”. Sono alcune delle domande contenute in un’interpellanza all’amministrazione comunale della consigliera di CambiaMentiManola Guazzini sulla fognatura di Romaiano.

Guazzini chiede anche “se non si concordi con la valutazione, espressa dai cittadini residenti in via Romaiano, secondo cui la sistemazione della rete fognaria è prioritaria rispetto ad altri interventi pur necessari, dalla riparazione di strade e marciapiedi alla realizzazione di piste ciclabili e se non si tragga anche da una vicenda come questa la conferma dell’esigenza di provvedere a un riordino urbanistico complessivo della frazione di Ponte a Egola, che dia risposta, tra le altre, alle questioni delle infrastrutture fognarie e viarie e della separazione tra residenza e attività produttive”.

L’interpellanza della consigliera nasce, tra l’altro, dal fatto che “già nel giugno 2021 – spiega – il nostro gruppo consiliare era intervenuto con un’interpellanza su questo argomento, e ci era stata data, a ottobre dello stesso anno, una risposta rispetto alla quale, pur dando atto che, in seguito alla nostra denuncia, il 13 luglio la Giunta aveva predisposto una serie di interventi immediati per il ripristino della situazione precedente il cedimento di una parte della fognatura e del manto stradale, ci eravamo dichiarati complessivamente insoddisfatti perché ‘mentre si riconosce la pericolosità ambientale dei reflui fognari che tendono a fuoriuscire in quel tratto, non si mette in opera nessuno strumento di monitoraggio della situazione e si provvede solo a una rimozione meccanica dei materiali inquinanti che, a giudizio dei residenti nell’area, è meno tempestiva di quanto viene assicurato nella risposta all’interpellanza’, e perché ci si limitava a fare riferimento a una ‘fase progettuale per l’individuazione della migliore soluzione tecnica funzionale alla costruzione di una nuova tratta di fognatura che consenta di canalizzare i reflui sino al pozzetto posto ai piedi della FiPiLi”.