Fucecchio, a rischio oltre 5,2 milioni di euro del Pnrr

L’appello dei sindaci al presidente di Anci Antonio Decaro: “Serve una mobilitazione nazionale”
“È passato un mese da quando il governo, a mezzo stampa e non con atti ufficiali, ha annunciato la revisione del Pnrr, con il conseguente rischio definanziamento di progetti strategici e di grande rilievo per il territorio: niente da allora è cambiato, resta una fase di incertezza paradossale e grottesca. Facciamo appello al presidente di Anci, Antonio Decaro perché ci sia una mobilitazione nazionale dei sindaci: ci troviamo a vivere una situazione di estrema preoccupazione per le nostre comunità”.
È l’appello lanciato da tutti i sindaci dell’Empolese Valdelsa, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi (6 settembre): a illustrare la situazione la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, delegata all’Unione dei Comuni anche alla Ricerca di fondi europei, il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, quello di Certaldo, Giacomo Cucini, e ancora i sindaci di Vinci, Giuseppe Torchia, di Castelfiorentino, Alessio Falorni, e di Montespertoli, Alessio Mugnaini. Nell’Empolese Valdelsa, come sostenuto dalle istituzioni, complessivamente sono a rischio circa 40milioni di euro di finanziamenti Pnrr.
“Raramente facciamo conferenze stampa in forma collegiale, se lo facciamo è perché vogliamo che passi un messaggio molto forte, di preoccupazione – ha spiegato la sindaca Barnini, anche a nome dei colleghi -. Se nel nostro territorio verranno a mancare circa 40 milioni di euro di investimenti significa concretamente rinunciare a un pezzo del Pil dell’Empolese Valdelsa, significa imprese che non lavorano, significa posti di lavoro che non si creano e significa rinunciare a progetti nati da idee di sviluppo e di riqualificazione del territorio e anche dalla volontà di prendere in carico i problemi delle nostre comunità, a partire da quello sulla marginalità sociale sul quale il Governo fa propaganda salvo poi tagliare risorse anche lì”.
“I 16 miliardi al centro della ‘revisione’ del Governo sono risorse già assegnate con decreto del funzionario del ministero alle ragionerie dei Comuni e impegnate, in parte già spese, in parte per lavori già conclusi e in alcuni casi anche rendicontati e con tanto di cedolino di ritorno del ministero. Inaccettabili le giustificazioni del ministro Fitto. I Comuni italiani hanno realizzato complessivamente il 51 per cento delle gare fatte sui 200 miliardi del Pnrr avendo in totale 40 miliardi assegnati. Non sono in ritardo. Questo significa che il 94 per cento dei progetti sono già stati avviati – hanno ricordato i sindaci -. E ridicolo è non avere certezza di quali risorse il Governo utilizzerà per ‘sostituirle’. Il tutto senza mandare alcuna comunicazione ai Comuni né in merito al fatto che i finanziamenti, improvvisamente, non ci sono più mentre il ministro va in Europa, è cosa di questi ultimi giorni, a discutere delle loro sorti né in merito al fatto che saranno sostituiti da altri finanziamenti. Non possiamo che pensare che dietro a tutto questo ci sia una giustificazione politica”.
Un esempio del contesto nel quale le amministrazioni e di conseguenza le comunità si trovano a vivere è rappresentato dal cantiere per la rigenerazione urbana del complesso San Giuseppe relativamente alle porzioni su via Roma e via Giovanni da Empoli, a Empoli.
“Si tratta – ha ricordato Barnini – di un investimento da 6,5 milioni, 5 da Pnrr e 1,5 di mutuo già firmato. Il contratto con la ditta è già firmato, la ditta ha già ordinato i materiali, l’inizio cantiere è stimato tra fine settembre e inizio ottobre. Vi lascio immaginare cosa può succedere se il Governo ci dice ‘Ci abbiamo ripensato’. Un altro esempio che fotografa la situazione paradossale che viviamo è la realizzazione del Parco culturale a Empoli: come previsto dal Pnrr abbiamo coinvolto la cittadinanza in un percorso partecipato importante, ricco, sul futuro della città e sul nuovo teatro civico. E adesso è a rischio”.
“Una situazione incredibile – sottolinea Spinelli -. Per intercettare queste risorse europee c’è stato grande impegno da parte degli uffici. Si tratta di risorse destinate alla realizzazione di opere non secondarie: a rischio sono azioni in ambiti come valorizzazione territorio, efficienza energetica, rigenerazione urbana e degrado, dissesto idrogeologico. Alla fine sono tagli su argomenti importanti a livello globale. Tutte le opere che sanavano questi temi sono oggetto di tagli e non è uno scherzo. A Fucecchio le risorse a rischio sono 5 milioni e 225mila euro che non sappiamo come fare a liquidare: comunicazioni ufficiali non ce ne sono di alcuna natura, ma non arrivano neppure le ulteriori tranche di soldi con cui dovrei pagare le ditte che lavorano”.
Le risorse a rischio
“A Empoli, sono a rischio 9 milioni di euro di finanziamento (da Piano Urbano Integrato) per la realizzazione del Parco culturale con la realizzazione del nuovo teatro civico, un traguardo storico che rischia in questo momento di essere compromesso, 5 milioni per la rigenerazione urbana del complesso San Giuseppe relativamente alle porzioni su via Roma e via Giovanni da Empoli e 2,2 milioni di euro per la realizzazione delle casse di espansione sul torrente Orme – fanno sapere i sindaci -. A rischio in città anche 260mila euro del capitolo efficientamento energetico. Spostandosi a Certaldo sono a rischio la realizzazione della nuova piscina comunale (4,68 milioni di euro da Pnrr), il rifacimento della passerella comunale (450mila euro), la sostituzione della copertura del Centro operativo comunale (90mila euro) e la rifunzionalizzazione del centro abitato urbano (piani integrati per 3,6 milioni di euro). A Vinci, i finanziamento che potrebbero ‘saltare’ riguardano il progetto Vinci immaginari futuri (3,4 milioni), la pista ciclabile (terzo stralcio, 1 milione), il relamping di viale Togliatti (180mila euro), la copertura della scuola media di Sovigliana (350mila euro) e il relamping delle scuole medie di Sovigliana (90mila euro e altrettanti sul 2024 ancora da impegnare)”.
“A Fucecchio sono a rischio una bella fetta di opere che riguardano l’efficientamento energetico, che interessano la pubblica illuminazione ma anche impianti sportivi, relativamente alla misura efficientamento energetico per oltre 557mila euro, mentre per la misura rigenerazione urbana sono a rischio oltre 5,2 milioni di euro, che riguardano la riqualificazione delle piazze e delle vie del centro storico e alcuni edifici- concludono -. A Castelfiorentino, sono a rischio invece 5 milioni di euro relativi al progetto di recupero e riqualificazione del paraboloide all’interno del sito produttivo della ex Montecatini, di proprietà comunale. A Montespertoli sono a rischio 1,1 milioni per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico che interessano via San Piero in Mercato e via Botinaccio”.






