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La “rivoluzione Commissioni” non piace a Fare Insieme, il Pd lascia il Consiglio

27 luglio 2023 | 16:33
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La “rivoluzione Commissioni” non piace a Fare Insieme, il Pd lascia il Consiglio

“L’attuale maggioranza ha deciso di stravolgere e cambiarle radicalmente, senza alcun coinvolgimento delle minoranze”

Il consiglio comunale di ieri, mercoledì 26 luglio, a Santa Maria a Monte è stato teatro di aspre discussioni che hanno visto anche parte dell’opposizione uscire dall’aula: i consiglieri della lista Fare Insieme (centrosinistra).

A far traboccare il vaso, in una seduta tesa fin dall’inizio, è stato il nuovo regolamento delle commissioni permanenti del consiglio comunale in sostituzione del precedente del 2013, portato in votazione della maggioranza con alcune sostanziali modifiche. “Nel nostro comune – spiegano i consiglieri PdPatrizia Faraoni, Francesco Petri ed Elisa Eugeni –, ormai da moltissimi anni, è sempre stata prevista la presenza di commissari esterni, con l’alto intento di garantire pluralità di opinioni e ricchezza di professionalità al servizio del consiglio comunale stesso. L’attuale maggioranza ha deciso di stravolgere e cambiare radicalmente le commissioni consiliari, senza alcun coinvolgimento delle minoranze, rendendole accessibili ai soli consiglieri in carica ‘svilendo’ a nostro avviso il valore tecnico del parere espresso dalle varie commissioni, rendendolo una mera ripetizione di un parere politico già presente in Consiglio. Alcune commissioni sono state addirittura ‘smembrate’ attribuendo le loro competenze ad altre, come ambiente e politiche energetiche, sport e politiche giovanili, senza tener conto della specificità delle materie di loro competenza mentre altre sono state addirittura soppresse, come tempo libero, aggregazione e attività per la terza età”.

Nel regolamento precedente, in pratica, come avviene in molti comuni, potevano essere membri delle commissioni anche semplici cittadini, in genere candidati nelle liste che non erano riusciti a farsi eleggere. “Sono stati diminuiti anche i componenti delle commissioni – precisa Petri –. Un tempo erano 11 membri massimi per sette commissioni, una delle quali, quella dedicata al ‘Tempo libero, centri di aggregazione e attività per la terza età’ non era mai stata istituita di fatto anche dall’amministrazione precedente. Adesso il nuovo regolamento la elimina del tutto, portando le commissioni a 6, ed il numero dei membri che ne possono far parte è stato portato a 5”.

“Ciò che è insopportabile – dice Faraoni – è anche la modalità con la quale hanno deciso di imporre questa decisione, venendo meno a quanto dichiarato al primo consiglio comunale quando la sindaca pubblicamente ci assicurò che in quanto opposizione le cose sarebbero cambiate nel modo di gestire i rapporti, con una comunicazione degli atti e delle scadenze dei lavori del consiglio più puntuale. In più di due mesi trascorsi dalle elezioni amministrative ad oggi, ci sarebbero stati ampiamente i tempi per discutere tutti insieme di un regolamento che riguarda il funzionamento della macchina consiglio, quindi del dibattito democratico fra le forze politiche”. Dopo un tentativo di mediazione andato a vuoto, sul punto i consiglieri hanno deciso di abbandonare l’aula.

“C’è stata chiusura totale su questo tema – denunciano –. Abbiamo quindi abbandonato l’aula in segno di protesta verso l’atteggiamento non collaborativo e irragionevole assunto dalla maggioranza nei nostri confronti, scegliendo di non rientrare in aula nemmeno per votare i successivi punti all’ordine del giorno in quanto avrebbe significato avallare la scelta della maggioranza di sminuire e snaturare le commissioni consiliari, e avrebbe significato andare a votare dei punti all’ordine del giorno che dovevano essere stati prima esaminati dalle apposite commissioni di riferimento”.

AUMENTO DELLA TARI

Fra gli altri punti all’ordine del giorno anche le nuove tariffe Tari, sulle quali l’opposizione, ormai assente al momento del voto, oggi non manca comunque di dire la sua. “Siamo di fronte ad un nuovo aumento delle tariffe del porta a porta – dice il consigliere Francesco Petri –. Il secondo consecutivo, se consideriamo le decisioni prese in precedenza”.

SANT’ANNA DI STAZZEMA

Il botta e risposta, in realtà, era cominciato subito all’inizio del consiglio comunale, con la presentazione sempre da parte di “Fare insieme”, di una mozione che impegnava l’amministrazione comunale ad andare in delegazione alle celebrazioni ufficiali della commemorazione dell’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto. “Il nostro intento era quello di far si che il comune partecipasse quest’anno, ma si impegnasse anche come ente a fare presenza fissa a quell’appuntamento, ogni anno – spiegano i tre consiglieri –. Ci è stato risposto che il comune quest’anno sarebbe stato presente, ma che da parte nostra ci sarebbe un atteggiamento ‘ideologico’ e che la nostra mozione sarebbe potuta essere considerata offensiva da parte dei consiglieri di maggioranza. Invitati a ritirare la mozione, ci siamo rifiutati”. Mozione, quindi, respinta.