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M5S Empoli e Fucecchio: “Il governo Meloni affossa il lavoro”

1 maggio 2023 | 10:42
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M5S Empoli e Fucecchio: “Il governo Meloni affossa il lavoro”

I Cinque Stelle: “Con il decreto Primo Maggio un altro colpo a reddito di cittadinanza e precariato”

“’Se non hanno più pane, che mangino brioche’. Eh, sì, a noi del M5S viene in mente
la frase che Maria Antonietta d’Asburgo Lorena avrebbe pronunciato riferendosi al
popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. Giorgia Meloni, da novella Maria Antonietta, ha pure pensato al colpo di teatro quest’anno per il 1° maggio, perché oltre al concertone di piazza San Giovanni e alle tante manifestazioni in giro per la penisola, ci sarà, il decreto 1 maggio che vedrà la luce proprio il giorno della Festa dei Lavoratori”. Così il Movimento 5 Stelle di Empoli, Fucecchio e Castelfiorentino.

“Un provvedimento – si legge in una nota – che ha l’ambizione di cambiare addirittura il mondo del lavoro. Ma i contenuti non saranno così dolci come le brioche di Maria Antonietta. In buona sostanza, il Consiglio dei ministri si riunirà per sferrare un colpo mortale al tanto vituperato reddito di cittadinanza che dal mese di agosto 2023 verrà scisso in tre differenti parti. Secondo il primo progetto, dal mese di agosto scenderà in pista la Pal– acronimo di prestazione di accompagnamento al lavoro– che fino al mese di dicembre 2023 provvederà a garantire un massimo di 350 euro ai beneficiari. Per una  latea più ristretta di potenziali beneficiari, a partire dal mese di gennaio 2024 partirà la Gil, ossia la Garanzia per l’Inclusione”.

“Da un solo strumento, dunque, probabilmente si passerà – prosegue la nota – a tre e già questo basterebbe per capirne la portata negativa. L’esecutivo a guida Meloni poi – in perfetta linea di continuità con il governo guidato dal salvifico Mario Draghi– proseguirà con le modifiche tese ad allargare le maglie per le assunzioni a tempo determinato, che erano state ristrette dal Decreto Dignità. Una destra, dunque, che si professa come destra di popolo quando gli servono i voti ma che una volta mietuto il raccolto, si palesa per quello che è nei fatti: una destra di potere. Chi se ne frega del lavoro precario, di chi ancora muore sul posto o per recarsi a lavoro, chi se ne frega dei giovani a cui viene rubato un futuro, presentati, nemmeno tanto velatamente, come fannulloni, chi se ne frega dei percettori del reddito di cittadinanza, tossici statali e divanisti. Potrebbe avverarsi che magari questa destra metta in discussione, tra qualche tempo, l’importanza, la natura stessa della Festa dei Lavoratori, magari considerandola anacronistica, superata e quindi inutile. Il primo maggio di quest’anno sarà diverso da tutti gli altri si, su questo non v’è alcun dubbio; è solo tra i primi capitoli di una neanche tanto subdola campagna che vuole convincere gli italiani che la mancanza di lavoro è una colpa che appartiene alla loro sfera personale, perché inadeguati, poco volenterosi, troppo ambiziosi, poco accomodanti. Il messaggio che Meloni and company vogliono far passare è: ‘Se vi guardate intorno il lavoro c’è, magari siete voi che siete incapaci d’intercettarlo’. Una capacità va riconosciuta al Governo italiano attuale però: è un formidabile ‘guastatore’ del lavoro che c’è già. Un esempio? L’aver disintegrato l’impatto sociale positivo che, secondo lo studio di Nomisma e non dell’ufficio studi del M5S, ha visto un incremento di 641.000 occupati nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati. Ancora prima di sedere al Governo del paese, il Movimento 5 stelle aveva già le idee chiare su come la politica possa dimostrare concretamente di come si sta al fianco dei cittadini. È nostra la paternità, infatti, del Fondo per il Microcredito, è una rinuncia che ad oggi, solo gli esponenti del nostro Movimento fanno. Propaganda? No, fatti concreti, anzi soldi messi a disposizione di chi vuole crearlo, il lavoro”.

“Se oggi – prosegue la nota – Confindustria sorride perché le prospettive economiche per l’Italia sono incoraggianti è anche merito di Giuseppe Conte che ha impedito che il paese sprofondasse in un terribile sfacelo economico-sociale. Per quello che ha fatto, per quello che è in grado e vuole ancora dare all’Italia, il M5S, stringe le mani degli italiani per continuare insieme il cammino, sulla strada della difesa di tutti i diritti di cui ogni cittadino deve godere, in primis quello al lavoro, unica garanzia capace di dare dignità umana e civile alle donne e agli uomini di questo paese”.