Centrodestra per Castelfranco: “Parità di genere, discutibile l’iniziativa del comprensivo Da Vinci”

I consiglieri comunali: “Ci auguriamo che si parli solo di diritti e parità”
“E’ comprensibile che molti genitori si siano preoccupati”. Così Monica Ghiribelli, Nicola Sgueo e Alba Colombini, consiglieri del gruppo Centrodestra per Castelfranco in riferimento al progetto attivato dall’istituto comprensivo Da Vinci, con il regolamento Carriera Alias.
“Nel dicembre dello scorso anno l’Istituto Comprensivo Statale Leonardo Da Vinci di Castelfranco di Sotto ha approvato il regolamento Carriera Alias, con il quale si consente ai genitori degli alunni in transizione (che, cioè, non si riconoscono nel genere assegnatogli alla nascita) di poter utilizzare nell’ambito scolastico un nome diverso di loro scelta, nome che tra l’altro figurerà nel registro elettronico, negli elenchi e nei documenti interni alla scuola – affermano -. Il nostro Istituto, che comprende alunni dai tre ai quattordici anni, ha pensato di dover approvare questo protocollo seppur in assenza di qualsivoglia indicazione ministeriale, visto che la sua adozione è caldeggiata da alcune associazioni Lgbt ma non dal Miur. Alla luce di questa discutibile iniziativa, è comprensibile che molti genitori si siano preoccupati di quali potessero essere i contenuti del progetto App (azioni di parità nella provincia di Pisa) destinato ai piccoli alunni della terza elementare. Genitori che, dopo le polemiche sollevate dall’incontro Parità di genere a scuola. Cosa c’è oltre le apparenze organizzato dalla Parrocchia di Castelfranco di sotto, preside esSindaco si sono affrettati a rassicurare, affermando che quel progetto tratterà solo di parità di diritti e opportunità (anche lavorative) tra bambini e bambine e che mirerà a far comprendere ai piccoli studenti che non solo una bambina può ambire a fare l’astronauta ma, altresì, che sono da condannare tutte le forme di discriminazione e di violenza nei confronti donne (e, noi ci auguriamo, nei confronti di chiunque). Per questo appare assai incomprensibile l’orda di detrattori (molti dei quali si sono distinti per l’utilizzo di un linguaggio scurrile e offensivo) che si è levata contro l’iniziativa della Parrocchia. Ci auguriamo, quindi, che il progetto Apps abbia veramente i soli contenuti indicati nei comunicati stampa del preside e del sindaco e non nasconda, invece, la volontà di proseguire e rafforzare il discutibile percorso intrapreso con l’introduzione della Carriera Alias”.