Fucecchio gemella di una città cinese, le opposizioni: “In Consiglio neppure una comunicazione”

"La sottoscrizione del patto di amicizia non è stata preceduta da alcun passaggio istituzionale"

Il sindaco di Fucecchio ha oggi sottoscritto un Patto di Amicizia tra il Comune e la città di Qingtian County, in Cina, che impegna il Comune ad un vero patto di gemellaggio tra le due città. Alla cerimonia, che si è svolta nella sala del consiglio comunale, sono intervenuti il console generale di Firenze della Repubblica popolare Cinese Wang Fuguo, il segretario della città di Qingtian Lin Xia e una delegazione di persone provenienti dalla stessa città.

“La sottoscrizione del patto di amicizia – precisano però le forze di opposizione – non è stata preceduta da alcun passaggio istituzionale in consiglio comunale, nemmeno è stato oggetto di una semplice informativa a livello di comunicazioni che sempre il sindaco rende in apertura della seduta di consiglio comunale (l’ultima seduta risale al 12 aprile scorso) e nemmeno alla conferenza dei capigruppo del 18 aprile e ciò nonostante che il consiglio comunale sia l’unico organo competente ad autorizzare la sottoscrizione di gemellaggi ai sensi dell’art.38, comma 2 dello Statuto del Comune di Fucecchio. Se tecnicamente oggi non è stato sottoscritto il gemellaggio, è chiaro che una simile iniziativa, che è vincolante per il Comune, deve inserirsi in un percorso istituzionale che non può ignorare il Consiglio comunale che è l’unico organo, competente si ribadisce, a poter autorizzare il sindaco alla sottoscrizione di gemellaggi”.

“Del perché di questa grave violazione del nostro Statuto e delle motivazioni per le quali il Consiglio comunale – prosegue il gruppo – è stato tenuto al di fuori di ogni informazione ed opportunità di dibattito, ce ne domandiamo le ragioni e, per verificare la legittimità degli atti, abbiamo interrogato lo stesso Prefetto di Firenze. Nel merito del patto di amicizia e delle previsioni in esso contenute, che riguardano oltre all’impegno alla sottoscrizione del gemellaggio, scambi tra istituzioni culturali, associazioni culturali, delegazioni tra le due città per favorire turismo, industria e commercio, non possiamo non sottolineare che, a Fucecchio, la comunità cinese non si è dimostrata particolarmente permeabile ad integrarsi nella nostra realtà sociale o culturale, né interessata attraverso i propri referenti ad essere coinvolta formalmente, ad esempio attraverso la partecipazione al consiglio degli stranieri del Comune di Fucecchio, alla vita politica del nostro Paese”.

“Al riguardo – aggiungono Forza Italia centrodesta Fucecchio, Lega Salvini Premier, Gruppo Misto – si ricorda che l’ultimo presidente del consiglio degli stranieri, è stato proprio di nazionalità cinese decaduto a seguito di arresto per tentata estorsione e lesioni personali e da allora non più costituito dal lontano 2014. Senza affrontare aspetti geopolitici che non ci competono, né i noti problemi collegati alle attività economiche ed imprenditoriali intraprese dalle comunità cinesi sui nostri territori, ci limitiamo ad osservare che l’amicizia si fa in due, nel reciproco rispetto di regole e principi di libertà e diritti dai quali non si può prescindere e che soltanto a queste condizioni, che non si leggono nel patto di amicizia sottoscritto dal Sindaco, potrebbe essere sottoscritto un gemellaggio e questo con chiunque”.

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