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Forza Italia chiede “Una commissione garanzia e controllo per la tariffa della mensa”

31 marzo 2023 | 21:04
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Forza Italia chiede “Una commissione garanzia e controllo per la tariffa della mensa”

Il difensore civico “Ci ha dato ragione circa la legittimità della tassa d’iscrizione alla Fucecchio servizi”

“Alla luce di quanto emerso, visti anche i molti disguidi nella richiesta di pagamenti verso gli utenti già puntuali, e in considerazione del fatto che le mense dei comuni limitrofi ai nostri risultano avere tariffe più basse, riteniamo opportuno richiedere una commissione garanzia e controllo per valutare il contratto di appalto, le modalità di riscossione, gli atti fatti per riscuotere i crediti e l’opportunità e la convenienza di cercare un gestore alternativo all’attuale”. Lo chiedono il gruppo Forza Italia centrodestra Fucecchio e i consiglieri comunali Simone Testai e Sabrina Ramello.

I consiglieri manifestano qualche perplessità: “Se ci verrà concessa dalla presidente Cinque stelle che fino ad oggi è risultata molto restia nel convocare le commissioni richieste”. Questa richiesta in particolare arriva dopo la richiesta al difensore civico inviata dai consiglieri, “circa la legittimità della tassa d’iscrizione alla Fucecchio servizi, messa in modo lineare a tutti i bambini che vogliono usufruire della mensa”.

Il difensore civico della Regione Toscana “conferma la nostra ipotesi. Si legge infatti nella risposta ‘pare a questa Difesa civica che la ratio risulti ben descritta nel bilancio di previsione della Fucecchio Servizi, peraltro da voi evidenziata, dove è riferito che si è proceduto a rilevare una perdita su crediti inerenti la bollettazione del servizio mensa e trasporto scolastico anni 2019 e 2020, in quanto ritenuti non più recuperabili. Il che conferma quanto da voi riportato in quanto riferitovi da quella che definite parte politica, ossia che la quota di iscrizione serve a colmare i mancati incassi’.

Da tale risposta, si evince che l’Amministrazione invece di provvedere al recupero dei crediti da chi non paga, ha più comodamente deciso di riscuotere tale somma tartassando i virtuosi che pagano sempre, ridistribuendo tale perdita in modo uguale tra tutti i bambini, senza alcuna differenza per fasce di reddito o altre criteri”.