8 marzo |
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Italia Viva al museo di Fucecchio per riflettere sul ruolo della donna nei secoli

14 marzo 2023 | 17:17
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Italia Viva al museo di Fucecchio per riflettere sul ruolo della donna nei secoli

“Chissà se i tempi stanno cambiando davvero e se la donna inizierà a dipingersi da sola per ciò che vuole essere”.

Una delegazione di Italia Viva ha partecipato, sabato 11 marzo al museo di Fucecchio, a una iniziativa organizzata dalla presidente della Commissione Elette e Nominate Sabrina Mazzei in occasione della giornata internazionale della donna. Le partecipanti, guidate dal direttore del museo Andrea Vanni Desideri, hanno potuto conoscere le attività e il ruolo delle donne attraverso il tempo a partire dall’età paleolitica.

“La donna nei secoli – racconta il coordinamento Italia Viva Fucecchio – ha affiancato alle attività domestiche, a seconda della necessità, in modo inaspettato, le attività manifatturiere legate alla casa: produzione di attrezzature in ceramica, o in terracotta. Le statuette che la raffigurano mettono in rilievo il suo ruolo di madre attraverso la sottolineatura dei fianchi capaci e del seno prosperoso secondo i canoni della Dea Madre comune a tutte le culture. Particolari curiosi, come il rinvenimento durante i lavori di scavo del parco Corsini di un pezzo di scacchi, una regina, sconosciuto alla cultura orientale da cui proviene il gioco. E potrebbe riferirsi al poemetto La caccia di Diana del Boccaccio, l’affresco che adornava la facciata proprio di palazzo Corsini prima dell’ampliamento quattrocentesco e che vede ritratte Diana e altre donne intente in una caccia al cinghiale.

Sorprendente una piccola statuetta di Iside che, seduta in trono, regge il figlio alla maniera delle Madonne cinquecentesche che si possono ammirare al primo piano del museo dove le splendide pale d’altare rivelano, nonostante i temi ormai codificati, la sensibilità dei committenti e dei pittori. In definitiva, per quanto diversamente rappresentate dagli uomini, le donne hanno sempre avuto un ruolo centrale, come due trionfi seicenteschi che si trovano all’ingresso sembrano suggerire. Madri, dee, cacciatrici, sante o meretrici agli occhi degli uomini, chissà se i tempi stanno cambiando davvero e se la donna inizierà a dipingersi da sola per ciò che vuole essere”.