Spiragli per il futuro della Rsa Del Campana Guazzesi: verso un atto di indirizzo per evitare il commissariamento e risanare il bilancio della casa di riposo






Arriva dopo la mezzanotte il ‘lodo’ dell’ex sindaco Alfonso Lippi: in un consiglio straordinario l’impegno a stanziare 200mila euro per la struttura
Per trovare una possibile via d’uscita nel futuro della casa di riposo Del Campana Guazzesi si è dovuto aspettare quasi la mezzanotte, alle battute finali di una serata partecipata e a tratti molto tesa, proseguita per quasi due ore su binari contrapposti. Da una parte la giunta comunale, che proprio alla vigilia dell’assemblea pubblica di ieri sera (1 marzo), ospitata nella sala Mancini della Misericordia di San Miniato Basso, aveva approvato una delibera di giunta per tracciare una possibile via d’uscita dal dissesto finanziario della rsa sanminiatese. Dall’altra la quasi totalità dell’assemblea, insieme ai promotori della serata, a cui quella delibera proprio non è andata giù, per l’assoluta mancanza di cifre e tempi certi sull’erogazione del contributo comunale a sostegno della struttura, ma anche per l’ipotesi di erogarlo solo attraverso un bando di evidenza pubblica, fino alla decisione della giunta di non nominare alcun Cda ma di andare piuttosto verso il commissariamento.
“Avevamo indetto questa serata perché percepivamo un certo immobilismo da parte dell’amministrazione”, ha detto in apertura il medico Andrea Ferreri, tra i promotori dell’incontro, definendosi “sconcertato” dalla delibera di giunta diffusa poche ore prima. Sotto accusa innanzitutto la scelta di nominare un commissario, ma insieme all’ipotesi di erogare un contributo solo attraverso un bando. “Perché si è scelto questa strada? – ha chiesto l’ex presidente della casa di riposo Alberto Cioni – Ad una nostra richiesta precisa, sulla volontà o meno di erogare un congruo e immediato contributo finanziario, si risponde con una dizione quanto mai generica, parlando del Campana Guazzesi come di una qualsiasi struttura socio assistenziale del territorio. In realtà parliamo di una struttura nata più di 100 anni fa come filiazione stessa del Comune, che nomina 4 dei 5 membri del suo cda”.
“I problemi della Del Campana Guazzesi – ha replicato il sindaco Simone Giglioli – sono purtroppo comuni a molte case di riposo, anche per i problemi giuridici legati alle aziende pubbliche di servizi alla persona. Con le proprie dimissioni, il vecchio cda ha di fatto attivato l’articolo 30 della legge regionale 43 del 2004, anche se noi abbiamo comunicato alla Regione che non vogliamo arrivare allo scioglimento. In questa fase riteniamo che serva un commissario, sia perché servono atti molto veloci per rimettere in sesto la struttura sia perché avremmo più difficoltà a trovare un nuovo cda pienamente operativo”.
Il commissario, del resto, potrà iniziare a operare senza attendere il contributo comunale, che nelle intenzioni della giunta avrebbe dovuto essere quantificato solo con il bilancio consuntivo 2022 (da approvare entro il 30 aprile), dal quale si ricaverà l’entità dell’avanzo di amministrazione da poter utilizzare. “Utilizzando quel tesoretto potremo dare un aiuto al Campana Guazzesi” ha aggiunto il sindaco, spiegando che l’ipotesi del bando “serve per rispondere alle norme e ai regolamenti comunali, anche se su questo punto c’è un approfondimento da parte degli uffici”.
Un punto tuttavia tutt’altro che secondario, soprattutto per le tempistiche. “Io posso concedere altri due mesi per approvare l’avanzo di amministrazione – ha ribattuto Cioni – ma il giorno dopo deve esserci il contributo. Fare il bando significa perdere almeno altri tre mesi”. “Il Comune ha già un parare legale di 12 pagine che dà il via libera all’erogazione del contributo – ha rivelato Delio Fiordispina, altro ex presidente della Rsa – quindi non c’è alcun bisogno di fare un bando”.
Sulla stessa linea la capogruppo di Cambiamenti Manola Guazzini, presente all’assemblea insieme ad altri consiglieri di opposizione, compreso il capogruppo della Lega Roberto Ferraro. “Da mesi chiedo che mi si spieghi perché il Comune non può erogare un contributo straordinario. Voglio sapere quali sono i motivi giuridici tecnici ma nessuno finora mi ha risposto. Anch’io sono rimasta sconcertata da questa delibera che ci è stata inviata oggi pomeriggio, prima di tutto perché non si fa alcun riferimento al tavolo di lavoro che si riunisce da gennaio. Non viene neppure menzionato come se non fosse servito a niente”.
A far infuriare alcuni dei suoi componenti, infatti, c’è stata anche la mancanza nelle delibera di qualunque riferimento alle proposte avanzate in questi mesi dal tavolo per riportare in attivo il bilancio della Rsa. “È stato invece copiato e incollato dentro la delibera un atto di indirizzo del 16 novembre – ha detto Cioni – in cui si ipotizza anche la cessione di ramo d’azienda, che di fatto significherebbe affidare la struttura al privato”. “Da cittadino si percepisce la volontà di lasciare questa struttura”, ha aggiunto Ferreri. “Quella lettera – ha replicato Giglioli – nasceva da una richiesta del Cda sulla base della legge regionale. Adesso c’è la volontà di fare un piano per la sostenibilità nel tempo. L’impegno a dare il contributo c’è già in questa delibera, ma non posso fare un atto fino a quando non ho copertura”.
A sbloccare l’impasse della sera alla fine è stato l’ex sindaco Alfonso Lippi che, rivolgendosi allo stesso Giglioli, ha proposto di convocare un consiglio straordinario per approvare intanto un atto di indirizzo con l’appoggio di tutte le forze politiche: “Basterebbe dire che l’amministrazione si impegna a dare 200mila euro al Campana Guazzesi. Questo permetterebbe di bloccare le condizioni dell’articolo 30 della legge regionale, ma anche di trovare più facilmente un nuovo cda, il quale potrebbe iniziare a lavorare sapendo che quei soldi arriveranno”.
Parole che hanno innescato un dibattito serrato tra l’amministrazione e i membri del tavolo di lavoro che da gennaio si riunisce per parlare del problema, che hanno chiesto alla giunta di ritirare la delibera tanto contestata. Alla fine, l’accordo è stato quello di condividere all’interno del tavolo un atto di indirizzo che permetta di “superare” la stessa delibera, rimettendo in discussione la scelta del commissariamento e sgombrando il campo dall’ipotesi di dare soldi alla struttura solo attraverso un bando. Un volta condiviso all’interno del tavolo, il documento dovrà essere approvato in consiglio comunale, come chiesto anche dal gruppo Cambiamenti attraverso una mozione. A fine serata, del resto, proprio la capogruppo Guazzini ha lanciato al sindaco un’altra proposta per accelerare il più possibile i tempi per erogare il contributo: “Fare subito una variazione di bilancio – ha detto la consigliera – prendendo i 200mila euro dal bilancio corrente e coprendoli poi con l’avanzo di amministrazione una volta che sarà approvato il consuntivo”.