
“A distanza di tempo, resta ancora troppa indeterminatezza anche sulle doverose bonifiche”
“A distanza di tempo, resta ancora troppa indeterminatezza riguardo alla questione Keu e sulle doverose bonifiche”. Lo sostiene Elena Meini, capogruppo in consiglio regionale della Lega ed ex presidente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.
Per Meini, quindi, sono diverse le “domande a cui l’assessore Monni non ha saputo dare risposte certe in Aula, ribadendo le solite buone intenzioni che, però, al momento, in gran parte sono rimaste tali. Le verifiche di Arpat, ad esempio, non sono ancora concluse e ciò non è per nulla rassicurante. Era doveroso, infatti, sondare attentamente i siti dove Lerose ha svolto la propria illecita attività.
Gli abitanti delle zone interessate, vivono ancora in un imbarazzante e preoccupante limbo e tale precaria situazione non è più accettabile. Perdipiù non si ha ancora notizia della precisa localizzazione di una quantità non indifferente di rifiuti che sono presenti nelle nostre zone”.
Insomma, per Meini, “siamo ancora, colpevolmente, indietro rispetto a quello che doveva essere un cronoprogramma, anch’esso attualmente indefinito e considerata la gravità della vicenda (costituirsi parte civile da parte della Regione è un fatto dovuto, ma non risolutivo) ci aspettavamo ben altro, per il bene di quelle persone che risiedono nelle aree contaminate”.