il caso |
Politica
/

Multe al doppio semaforo a Cerreto Guidi, proseguono le polemiche

25 gennaio 2023 | 14:38
Share0
Multe al doppio semaforo a Cerreto Guidi, proseguono le polemiche

Il giudice di pace di Empoli ha annullato 28 sanzioni, ma la Prefettura di Firenze aveva respinto altrettanti ricorsi

Continua a far discutere il doppio semaforo che regola l’intersezione tra via II Settembre, via del Vincio e via Piave a Lazzeretto nel comune di Cerreto Guidi. Stavolta a riaccendere le polemiche e le proteste sono state le decisioni del Giudice di Pace di Empoli che ha accolto 28 ricorsi annullando i relativi verbali redatti dalla municipale dell’Unione dei Comuni per le infrazioni accertate con la telecamera T-red a carico di chi al primo semaforo su via II Settembre aveva proseguito nonostante la luce rossa per poi fermarsi al secondo in corrispondenza dell’incrocio.

Il giudice ha accolto le ragioni dei ricorrenti ritenendo praticamente inutile il primo semaforo, (e quindi di conseguenza la telecamera) in quanto “non assolve né alla funzione di regolare un incrocio, in quanto alla sua destra vi è un passaggio privato, né un attraversamento pedonale”, che secondo la Cassazione sono le condizioni imprescindibili per installare un semaforo.

Di tutt’altro avviso la Prefettura di Firenze che si è invece pronunciata respingendo altrettanti ricorsi che gli sono stati presentati. Due organi quindi che pronunciano “sentenze” diverse riguardo al comportamento tenuto da automobilisti che si erano abituati ad ignorare il primo semaforo per poi fermarsi a quello più avanti ritenuto, per consuetudine, il semaforo “ufficiale” dell’incrocio. Un’abitudine che però il codice della strada non contempla non facendo eccezioni tra semafori di seria A e di serie B, perché come ci viene insegnato fin da piccoli dopo che abbiamo imparato a camminare: con il rosso ci si ferma, e con il vede si passa.

La questione però apre anche alcuni interrogativi. Se quel semaforo dal giudice è stato ritenuto inutile viene da chiedersi perché è stato installato, anche perché, a memoria d’uomo, a nessuno risulta che in quei venti metri tra la due paline semaforiche, non si è mai verificato un incidente tale da giustificare l’installazione di una telecamera. Inoltre viene da chiedersi è stata una decisione politica o tecnica. Riguardo a quest’ultima ipotesi apprendiamo dalle dichiarazioni rese agli organi d’informazione locale dal dirigente responsabile della municipale dell’Unione “che la telecamera incriminata non è stata messa e richiesta dalla municipale”.

La decisione è stata quindi di natura politica con la deliberazione numero 2 del 16 gennaio 2018 della giunta dell’Unione di Comuni che probabilmente si difenderà ricorrendo in appello e magari anche in Cassazione “dall’accusa” di aver posizionato un semaforo (e relativa telecamera spara multe) definito inutile, e che il giudice di pace si è quasi spinto anche a definire: illegittimo.