“Toni accesi e inopportuni” in Commissione, Morelli chiama le forze dell’ordine. Pilastri: “Interpretazione del regolamento non conforme a legge”



La riunione era stata convocata per richiedere alcuni chiarimenti inerenti ad Aquatempra
“Toni accesi e inopportuni tali da impedire di proseguire il regolare svolgimento della Commissione”. Per questo, nella serata di lunedì 14 novembre, Fabrizia Morelli presidente della commissione Garanzia e Controllo e consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Fucecchio, ha ritenuto di chiamare il 112.
“La riunione della Commissione – spiega Morelli – era convocata per richiedere alcuni chiarimenti inerenti ad Aquatempra, società partecipata dall’amministrazione comunale e che si occupa della gestione della piscina intercomunale. Durante l’esposizione del bilancio presentata dal presidente di Aquatempra Manetti, a seguito dell’intervento non dovuto da parte del consigliere comunale Leonardo Pilastri e dei conseguenti toni accesi ed inopportuni tenuti dallo stesso tali da impedire di proseguire il regolare svolgimento della Commissione, ho ritenuto necessario coinvolgere le forze dell’ordine di Fucecchio, che sono intervenute tempestivamente”.
Secondo la presidente Morelli, “La normativa regolamentare riguardante la gestione della discussione all’interno della Commissione prevede che possano intervenire soltanto i commissari, peraltro solo dopo la richiesta di autorizzazione al presidente, totalmente mancata in questo specifico caso. Alla riunione erano presenti tutti i commissari e tre consiglieri comunali i quali, non investiti della qualifica di commissari, potevano assistere solo come uditori.
Nonostante che la normativa regolamentare sia molto chiara sulle modalità di svolgimento della discussione, il consigliere comunale Leonardo Pilastri mi si è rivolto con elevato ed insistente tono di voce, senza permettermi di controbattere o parlare, nonostante sia stato più volte invitato da me, dagli altri consiglieri e dal sindaco ad abbassare i toni.
Le aule comunali sono luoghi pubblici, dedicati allo svolgimento delle attività mirate a garantire il più possibile il benessere sociale della popolazione e utilizzare toni accesi, inopportuni e inadeguati è indice di mancanza di capacità di lavorare serenamente in piena collaborazione e mancanza di rispetto verso tutti quei cittadini che ci hanno eletti democraticamente al fine di lavorare per il bene comune. Auspico che il consigliere Pilastri si astenga in futuro dal creare episodi simili durante le riunioni della Commissione ed in generale dell’Amministrazione, specialmente se immotivati come in questo specifico caso. Ringrazio le forze dell’ordine di Fucecchio per il loro tempestivo intervento”.
La posizione di Pilastri
Lo stesso episodio, non lo racconta così il consigliere Pilastri, capogruppo del gruppo Misto, che sottolinea come sia stato lui a sollecitare quella commissione e annuncia: “Ho dato mandato a un legale perché provveda al compimento di tutti gli atti necessari alla tutela della mia persona nelle sedi di giustizia”.
Perché per Pilastri, “Il contegno da me tenuto nell’occasione è stato quello dovuto, sia in relazione al luogo che in riferimento alla natura del consesso. Il Presidente Morelli viceversa ha dato, sia in occasione della seduta che nelle dichiarazioni successive, un’interpretazione del regolamento non conforme a legge, fraintendendone chiaramente il contenuto, interpretandolo in maniera indebitamente autoritativa.
In ragione di quanto accaduto in commissione e in conseguenza delle dichiarazioni rese successivamente dal Presidente Morelli, ho pertanto dato mandato ad un legale, (nella persona di Giuseppe Romano del Foro di Firenze), perché provveda al compimento di tutti gli atti necessari alla tutela della mia persona nelle sedi di giustizia. Per quanto mi riguarda, ritorno ad occuparmi delle importanti questioni riguardanti i cittadini di Fucecchio in rappresentanza dei quali, come consigliere di opposizione, siedo in consiglio comunale.
Rimane solo lo sconcerto di verificare come tutto ciò possa accadere al sottoscritto e in una sede come quella della commissione Garanzia e Controllo in cui il Presidente, doverosamente di opposizione, dovrebbe attendere, in maniera precipua, alla tutela del ruolo proprio dei consiglieri di minoranza esattamente come il mio”.