Pd: “Il Borgo che vorrei non funziona. Servono progetti più interessanti e a lunga scadenza”

“E’ sotto gli occhi di tutti che è rimasto e continua a rimanere nell’ambito dei sogni”
“Servono progetti molto diversi, più interessanti e a lunga scadenza, per rendere il borgo di Santa Maria a Monte appetibile commercialmente e turisticamente”. Dopo l’annuncio di un nuovo bando del Borgo che vorrei(qui), lo dice la segreteria del Pd di Santa Maria a Monte.
“Il Pd – annuncia – sta lavorando alla ricerca di modalità che realmente siano propedeutiche alla rivitalizzazione dei borghi, infatti sarà un argomento del suo programma per le prossime elezioni”. Secondo il Pd, infatti, “è sotto gli occhi di tutti che questo progetto è rimasto e continua a rimanere nell’ambito dei sogni, oltre a gravare sulle finanze comunali: sarebbe infatti interessante anche sapere a quanto ammontano i fondi destinati al progetto e ad oggi utilizzati senza raggiungere l’obiettivo.
Tutti vorremmo che il borgo del centro storico di Santa Maria a Monte e anche quello di Montecalvoli fossero vivaci, vitali, attrattivi, ricchi di potenzialità da sfruttare, tali da connotarli come particolari e interessanti da visitare e anche da vivere, ma certamente non è con le modalità che questa amministrazione ha messo e continua a mettere in piedi con un susseguirsi di bandi che si può ottenere questo risultato.
Dovrebbero ormai aver capito che la proposta non funziona perché mentre si dice che il progetto ha portato all’apertura di 20 nuove attività, possiamo vedere che non esistono nuove attività e quelle che ci hanno provato, hanno aperto e chiuso in brevissimo tempo: se erano venti, venti sono senz’altro quelle che hanno chiuso. Questa è una ‘bufala’ che viene fatta circolare ma purtroppo carissima sindaca tra il dire e il fare, come si suol dire, c’è di mezzo il mare”.
E poi l’appello: “Smettetela di prendere in giro i cittadini, non se lo meritano e anche di prendere in giro coloro che pensano di poter usufruire delle esenzioni e dell’uso gratuito nella speranza purtroppo ormai disillusa di poter attivare percorsi commerciali nel borgo”.