Meini (Lega): “Potenziamento discarica a Santa Maria a Monte, la Regione non ascolta il territorio”

La consigliera regionale: “Ancora una volta l’arroganza della giunta a guida Pd ha prevalso”
“Sono rimasta sorpresa dalla conclusione dell’iter amministrativo, inerente il progetto di potenziamento dell’impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti nel comune di Santa Maria a Monte proposto da Ecovip. Una scelta che ricorda quella fatta per la discarica di Chianni e che contrasta in modo palese con le criticità emerse durate l’iter procedurale, in particolare per quanto concerne la conformità urbanistica”. Inizia così la nota di Elena Meini, consigliera regionale della Lega.
“Nel marzo scorso ho presentato una mozione – prosegue la consigliera – in cui riportavo con chiarezza tutte le problematiche ed osservazioni avanzate dall’amministrazione comunale, Arpat, Acque SpA, dal settore autorizzazione rifiuti, dal settore regionale del Genio civile, da cui emergono chiaramente forti criticità al progetto. Nonostante tutte le puntuali critiche al progetto di potenziamento, che prevede un allargamento delle tipologie di rifiuti da conferire, un incremento quantitativo dei rifiuti pericolosi e non conferibili su base annua, l’ampliamento delle superfici di impianto pari a circa 2000 metri quadri eccetera, la giunta regionale ha deciso di autorizzare la società a procedere, nonostante l’amministrazione comunale abbia ribadito con chiarezza la propria contrarietà. Ma ciò che fa più male, è il fatto che la mia mozione, protocollata a fine marzo scorso, non sia stata neppure discussa, così che il consiglio regionale non ha potuto esprimere un doveroso parere alla giunta”.
“Come Lega – conclude Elena Meini – abbiamo, dunque, cercato di portare all’attenzione del consiglio regionale una proposta finalizzata a scongiurare il provvedimento autorizzatorio, consapevoli della contrarietà delle comunità locali e dello stesso Comune interessato. Ma, ancora una volta, l’arroganza della giunta, a guida Pd, ha prevalso rispetto alle volontà palesemente espresse da chi vive ed amministra il territorio in questione”.