FdI Valdera: “Al lavoro per confermare Santa Maria a Monte”. Torselli e Petrucci: “La giunta regionale non rappresenta più i toscani”



“Per noi troppe volte il voto nazionale non si è poi tramutato in successi alle Amministrative”, “Obiettivo è guidare il governo della Toscana nel 2025”
“Questo ottimo risultato non ci deve illudere. Nel 2024, quando si terranno le elezioni amministrative in quasi tutti i comuni della Valdera, non sarà facile far cambiare colore alle amministrazioni locali. Infatti, per noi troppe volte il voto nazionale non si è poi tramutato in successi alle elezioni amministrative. Ora non possiamo più permettercelo”.
Vanno oltre il momento di festa Matteo Arcenni e Mattia Cei, con incarichi provinciali in Fratelli d’Italia, e Giacomo Citi responsabile FdI Valdera. “Per questo motivo – continuano – sarà necessaria una sana riflessione interna al Centrodesta, fatta in largo anticipo, che permetta di studiare al meglio le strategie e i programmi, così da individuare le persone migliori per amministrare i comuni in provincia e in Valdera. E ora però bisogna mettersi subito al lavoro. Dietro l’angolo ci aspetta un’altra grande sfida: confermare le amministrazioni di Pisa e Santa Maria a Monte“.
Perché “La coerenza paga. Ne è la dimostrazione lo straordinario risultato elettorale ottenuto da Fratelli d’Italia nel Paese, in tutta la provincia di Pisa e, in particolare, in Valdera, dove il nostro partito ha dimostrato di essere una reale e credibile alternativa alla Sinistra. Oggi vogliamo dire grazie a tutti i cittadini che hanno riposto la loro fiducia in Fratelli d’Italia. Noi continueremo al meglio il nostro impegno per risollevare la nostra amata Patria”.
Dalla Regione
“La giunta non rappresenta più la maggioranza dei toscani”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e dirigente nazionale del partito di Giorgia Meloni commentano i dati elettorali che vedono il partito di Giorgia Meloni al primo posto anche in Regione.
“Ringrazio i tanti cittadini toscani che hanno reso Fratelli d’Italia primo partito della Regione – prosegue Torselli -. È il segno tangibile che anche loro, finalmente, non credono più ai spauracchi agitati dalla sinistra in campagna elettorale. I toscani hanno preso coscienza che la sinistra, che ci governa da oltre 50 anni, ha portato la Regione da essere un’eccellenza ad avere un sistema sanitario a pezzi e delle infrastrutture che la rendono una delle Regioni più immobili e arretrate d’Italia. Il presidente Giani, se vuol continuare a governare nei prossimi tre anni, dovrà farlo con la consapevolezza che l’attuale giunta non rappresenta più la maggioranza dei cittadini. Fa tenerezza vedere Giani che, pur di giustificare la sua permanenza alla guida della Regione, somma i consensi del centrosinistra a quelli del terzo polo, dimenticando che Renzi e Calenda hanno fatto una campagna elettorale esclusivamente contro il Pd e oggi stesso hanno annunciato di voler costituire un partito alternativo ai democratici. La scelta del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale di non candidarsi alle politiche, è stata vincente e rafforza il nostro obiettivo: guidare il governo della Toscana nel 2025“.
“In Toscana il Pd perde ovunque tranne che a Firenze città e nella piana fiorentina, dopo aver perso 7 comuni capoluogo su 10. In questo contesto, proprio nella nostra Regione, la frattura tra Italia Viva e Pd è più profonda che altrove, visto che contro il partito del Governatore sono scesi direttamente in campo la vicepresidente della Giunta, Stefania Saccardi, e il capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale, Stefano Scaramelli – aggiunge Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e dirigente nazionale del partito di Giorgia Meloni -. Senza dimenticare la sonora bocciatura del capogruppo Pd, Vincenzo Ceccarelli, che non aveva avuto il listino proporzionale. Giani, già prima, era in difficoltà e debole come governatore, adesso lo sarà ancora di più con una maggioranza dilaniata ed un partito che esce fortemente sconfitto da queste elezioni”.