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Lotti silurato da Letta: “Ho sempre fatto il bene del Pd”

16 agosto 2022 | 18:49
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Lotti silurato da Letta: “Ho sempre fatto il bene del Pd”

Montelupo fiorentino perde il suo candidato. Per lui avevano sottoscritto un documento i sindaci dell’Empolese Valdelsa

La città di Montelupo Fiorentino non avrà tra i parlamentari della prossima legislatura l’illustre cittadino ed ex ministro dello sport, Luca Lotti. L’ex braccio destro di Matteo Renzi, già capo di gabinetto di Palazzo Vecchio quando Renzo era il super sindaco di Firenze, stavolta ha trovato la strada per Roma sbarrata. È stata la direzione del Pd che ha approvato il listone dei candidati nella tarda serata di ieri (15 agosto), e forse direttamente il segretario, Enrico Letta, a bocciare la sua candidatura.

A sostegno di Lotti era stato redatto un documento firmato dai sindaci del circondario empolese valdelsa, tutti in quota Pd, che avevano espressamente richiesto al segretario la presenza dell’ex ministro, nato e cresciuto nella città della ceramica da una famiglia di generazioni di “terracottai” molto conosciuta e stimata nel circondario dell’empolese, ma ciò non è basto a convincere il segretario dem.

A Lotti, a suo tempo fedelissimo di Renzi prima dello strappo di quest’ultimo dal Pd, Enrico Letta, che non difetta di memoria corta, ha forse presentato all’ormai ex parlamentare di Montelupo Fiorentino, ex componente del cosiddetto Giglio Magico, il conto dell’ormai famoso : “Enrico stai sereno”.

Luca Lotti ha affidato al suo profilo Facebook alcune schiette e contrariate considerazioni sulla decisione operata dalla segretaria del partito democratico che a suo dire ha abbandonato uno dei cardini della propria identità non riconoscendo più nel partito quel carattere di garantismo che lo ha sempre contraddistinto.

Il riferimento forse è alle indagini giudiziarie nelle quali l’ex parlamentare è coinvolto, che possono aver indotto il partito a depennare il suo nome. Relativamente alle questioni giudiziarie sulle quali viene fatto il nome di Lotti, ad onor del vero, al momento non è stata emessa alcuna sentenza da parte dei giudici.

Queste le parole scritte da Lotti: “Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche. Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è. Non sarò certo io a fare polemiche: non le ho fatte in questi anni e non comincerò oggi. Ho sempre agito per il bene del mio territorio e del mio partito. Non ho condiviso la scelta di tanti amici nel 2019 di uscire dal Pd e anche grazie a quella decisione (mia e di Lorenzo Guerini che ringrazio per il lavoro da Ministro e per aver guidato con me i riformisti) il Partito democratico è rimasto presente in Parlamento dove, lo dicono i numeri, rischiava invece di sparire. Ecco perché fa male in queste ore ascoltare inutili polemiche e fake news sulle motivazioni della mia mancata ricandidatura, così come leggere assurde ricostruzioni in cui si prova a far credere che a scegliere sia stato il territorio. In Toscana sappiamo tutti come sono andate le cose. La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche. Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso. Aggiungo solo una riflessione. Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo. É stato un onore per me essere un deputato del Pd, il partito che ho contribuito a fondare e che, in questi ultimi anni, insieme a molti amici ho tenuto unito e compatto. Rifarei tutto! Ai tanti che mi stanno scrivendo e mandando messaggi o che si sono preoccupati per me dico solo questo, conclude Lotti: anche quando alcune scelte sembrano più dettate dal rancore che dalla coerenza politica, mi troverete sempre dalla stessa parte. Dalla parte del Pd. Il Pd è casa mia. Lo sarà anche in futuro”.