Lambertucci: “Santa Croce sull’Arno partecipi al bando per la videosorveglianza”

"Il Sindaco dovrebbe ricordarsi sempre che il paese non è patrimonio personale suo o della sua maggioranza ma è della collettività dei cittadini"

“Ciò che pensa il sindaco delle telecamere a livello personale e quali siano i veri motivi per i quali non le voglia istallare a noi non interessa. A noi interessa però dare risposte efficaci ai cittadini che continuano a lamentarsi con noi di furti, di spaccio diffuso, di degrado e violazione delle regole utilizzando le opportunità che il Governo e la Regione Toscana stanno mettendo anche a nostra disposizione”. Con queste parole, il consigliere comunale Alessandro Lambertucci invita la sindaco di Santa Croce sull’Arno a installare delle telecamere nel centro cittadino “quale strumento per risolvere il degrado, l’illegalità e il passaggio incontrollato di veicoli nonostante la zona pedonale esistente”.

La nuova sollecitazione arriva perché “Nel mese di luglio è stato approvato l’avviso pubblico per la concessione di contributi ai Comuni per la realizzazione di progetti in materia di videosorveglianza con lo scopo di garantire e migliorare il controllo e il presidio del territorio (questo). Molte volte la richiesta di installazione di sistemi di videosorveglianza nel centro cittadino è stata portata dai consiglieri di minoranza alla discussione del consiglio comunale ma il sindaco e i suoi assessori, pur riconoscendo il problema, hanno sempre dichiarato di non credere alla deterrenza portata delle telecamere di videosorveglianza”.

Per Lambertucci “non si può continuare a far finta di non vedere il problema quando la stessa Regione Toscana ha approvato il Libro Bianco delle Politiche di Sicurezza Urbana, elaborato in collaborazione con Anci Toscana, finalizzato a sostenere lo sviluppo delle politiche di sicurezza urbana sul territorio regionale secondo i principi dell’integrazione tra politiche di prevenzione e politiche di vigilanza e controllo del territorio ma, soprattutto, non lo si può continuare a fare quando il Governo stanzia queste risorse avendo individuato tali soluzioni come quelle più efficaci per la lotta alla criminalità, all’illegalità e al degrado.

Non partecipare a questi bandi dedicati proprio a ottenere l’installazione di mezzi di prevenzione, vigilanza e contrasto a questi fenomeni – per il capogruppo di Per un’altra Santa Croce – vuol dire, in qualche modo, assecondare l’illegalità stessa e lasciarle disponibili spazi di oscurità fuori controllo. Il Sindaco Deidda dovrebbe ricordarsi sempre che il paese non è patrimonio personale suo o della sua maggioranza ma della collettività dei cittadini e, quindi, che è dovere di ogni primo cittadino risolvere le problematiche evidenti utilizzando le risorse che il governo stanzia proprio per questo fine. Non farlo, alla lunga, rischierà di lasciare questo paese, più di altri, bersaglio facile di fenomeni cruenti di criminalità che sarà ancora più difficile poter sradicare”.

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