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“Il rischio è pagare i debiti di Aquatempra con un impianto chiuso”, i dubbi di Forza Italia

2 luglio 2022 | 12:17
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“Il rischio è pagare i debiti di Aquatempra con un impianto chiuso”, i dubbi di Forza Italia

“La giunta comunale di Fucecchio ha appena deliberato una maggiorazione del corrispettivo per l’anno 2022, che risulta di 173.482,84 euro”

“Il rischio serio è quello di trovarci a pagare i debiti di Aquatempra con un impianto che starà chiuso per anni, non offrire un servizio e subirne i danni che l’impianto potrebbe avere da inattività e mancanza di manutenzione”. La preoccupazione è di Simone Testai, capogruppo di Forza Italia Centrodestra Fucecchio e di Sabrina Ramello, consigliere anche nell’Unione Empolese Valdelsa.

I due consiglieri esprimono “piena solidarietà nei confronti dei lavoratori di Aquatempra, società che gestisce anche l’impianto della piscina comunale di Fucecchio Santa Croce sull’Arno, Empoli, Certaldo e San Gimignano che hanno indetto per il giorno 3 luglio una giornata di sciopero per protestare contro la società (qui la notizia).

E ciò mentre i Comuni, che dovrebbero svolgere un ruolo decisionale trattandosi di società in house, rimangono silenti. Nel frattempo l’impianto comunale di Fucecchio Santa Croce ha chiuso dai primi giorni di giugno ma la giunta comunale di Fucecchio, sulla base del bilancio preventivo 2022 della società Aquatempra, ha appena deliberato una maggiorazione del corrispettivo per l’anno 2022 ai sensi del contratto di servizio che assommato a quanto già corrisposto risulta di 173.482,84 euro (IVA compresa), incremento giustificato dalla marcata contrazione degli introiti a causa dell’emergenza covid 19, accompagnata al forte incremento dei costi energetici.

Sempre nel bilancio di previsione di Aquatempra, si ipotizza la chiusura dell’impianto anche nei mesi autunnali per effetto degli aumentati costi operativi e si legge che dalle interlocuzioni avute con i singoli soci (i Comuni) , non è sorta alcuna ragionevole prospettiva che il rapporto possa continuare dopo il 31/12/2022, termine di scadenza del contratto di servizio con Aquatempra e nemmeno decisioni di affidamenti alternativi che visti i tempi sono ormai inderogabili per il mantenimento del servizio.

La domanda quindi che è lecito rivolgere a Sindaco e Giunta è la seguente: se il rapporto con Aquatempra verrà a cessare per effetto di costi operativi ipotizzati esorbitanti come si pensa di gestire la piscina comunale e da chi? Se le ragioni della cessazione sono legati esclusivamente ai costi per utenze perché nel corso degli anni ed anche nell’ultimo non è stato predisposto alcun serio progetto per l’efficientamento energetico in modo da ridurne i costi? Oltre che la prospettiva di una chiusura a tempo indeterminato della piscina e quindi la negazione di un servizio pubblico molto importante per i cittadini, ciò che ci preoccupa sono le conseguenze sul bilancio comunale di possibili debiti della gestione Aquatempra che è società a partecipazione pubblica.

Dalla lettura del documento di bilancio 2022 di Aquatempra emergono molte criticità, che non riguardano soltanto i costi delle utenze: nel Rendiconto di Gestione 2021 del Comune di Fucecchio è infatti presente nella parte accantonata Fondo accantonamento Aquatempra avviso accertamento in materia di personale (quota parte) per 57.695 euro. Nel documento di bilancio Aquatempra si legge che l’avviso di accertamento dell’Inps è stato impugnato ma trattasi comunque di un debito potenzialmente a carico delle casse comunali.

Il Gruppo Forza Italia nel dicembre 2019 ha fortemente contestato all’Ac la decisione di affidamento in house a questa società anziché con gara pubblica nella quale era possibile mettere a confronto i termini e le varie modalità di gestione da parte dei soggetti privati interessati all’affidamento, in modo da evitare di assumere da parte dei Comuni le conseguenze economiche eventualmente negative della gestione imprenditoriale.

La decisione dei Comuni soci è stata invece quella procedere all’affidamento diretto ad Aquatempra, sussistendo tutti i presupposti di legge per l’affidamento diretto e cioè la partecipazione pubblica, il controllo analogo e la gestione nell’interesse dei singoli soci. Ma ciò che sta avvenendo conferma che la decisione presa dalle Ac fu sbagliata. Come forza politica di opposizione, assistiamo costantemente a scelte sbagliate da parte della maggioranza Pd che amministra questo Comune e che, nonostante la nostra contrarietà, vengono imposte: il problema è che anche stavolta a subirne le conseguenze saranno soltanto i cittadini fucecchiesi che sono privi di un servizio pubblico e che pagheranno con le loro tasse le ripercussioni economiche di quella scelta”.