“Vandalismo e schiamazzi all’orto di San Matteo”, Movimento Sociale: “Servono le telecamere”

Storti racconta di auto in sosta danneggiate e insulti a chi richiama al rispetto questi ragazzi
“Noi del Movimento Sociale riteniamo che la questione della sicurezza dei cittadini non debba essere dimenticata, o peggio essere messa in secondo piano, specie in ambito locale e ci attendiamo che sindaco e giunta prendano provvedimenti finalmente seri per dare risposte vere a queste tematiche, non girandosi dall’altra parte”. L’invito è di Antonio Storti, responsabile a Castelfranco di Sotto del Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
“Nel comune di Castelfranco – spiega – in special modo nella zona dell’ex campo sportivo oggi Orto di San Matteo, dove era stata promessa la nuova casa della salute, dopo diverse lamentele da parte degli abitanti a noi pervenute, si segnalano diversi atti di disturbo alla quiete pubblica e atti di vandalismo da parte di ragazzini e adolescenti, che si verificano puntualmente dalle 17 in poi. In questo lasso di tempo la zona è oggetto appunto di atti di vandalismo e schiamazzi, che spesso si protraggono anche nelle ore notturne e dalle segnalazioni ricevute, veniamo a sapere che se un cittadino del posto si permette di richiamarli educatamente, gli stessi a loro volta vengono apostrofati in malo modo da questi ragazzini e adolescenti facendosi scudo di una loro presunta impunità. Fra i molteplici episodi ne sottolineiamo un paio: il primo ai danni delle auto posteggiate che vengono scassinate, il secondo ai danni di un disabile che stava cercando di posteggiare nel posto a lui riservato, al quale veniva impedito di parcheggiare e veniva sbeffeggiato e fatto allontanare.
La Fiamma tricolore chiede al sindaco di farsi carico del problema in modo serio e risolutivo, visto che sappiamo che questa è una problematica che lui stesso conosce. Dato che è notizia di questi giorni l’installazione di nuove telecamere nel Comune (questa) chiediamo l’installazione di telecamere in questo luogo sensibile e vicino ad un asilo e alle scuole elementari. Telecamere usate anche come videosorveglianza e non solo per prendere i numeri di targa alle autovetture, ma proprio per identificare questi adolescenti ponendo un argine alle loro bravate e atti di vandalismo nei confronti delle auto dei residenti e di disturbo alla cittadinanza, magari facendo anche una segnalazioni ripetute ai servizi sociali”.