Sanità, Guazzini (Cambiamenti) chiede chiarezza al sindaco di San Miniato

La richiesta del gruppo di opposizione: “Indispensabile in consiglio comunale un report sul funzionamento dei servizi, sui bilanci e sull’andamento dei piani di investimento dell’Asl”
Manola Guazzini, capogruppo del gruppo conciliare Cambiamenti, interpella il sindaco di San Miniato Simone Giglioli per diverse questioni in sospeso, ritenendo “indispensabile tenere in consiglio comunale, con una periodicità almeno semestrale, un report sul funzionamento dei servizi, sui bilanci e sull’andamento dei piani di investimento dell’Asl”.
Tra le richieste c’è quella nei confronti dell’amministrazione comunale, per quanto riguarda l’approvazione del PianoiIntegrato di salute per il 2022, cioè quando e come intende predisporre un percorso di discussione adeguato in commissione e poi in consiglio, in modo da adempiere non solo formalmente alla norma della legge regionale 40 (che fissa per poter considerare definitivo il documento programmatico un tempo entro il quale le amministrazioni comunali devono esprimere il loro parere). Inoltre, il gruppo si interroga su quale sia lo stato aggiornato delle questioni relativamente alla realizzazione della nuova Casa della Salute di Ponte a Egola, alla prospettiva delle strutture dell’ex ospedale di San Miniato, all’adeguamento delle sedi, delle strutture e dei servizi dei distretti sociosanitaridi San Miniato, San Miniato Basso e Ponte a Egola. Per di più Cambiamenti si domanda anche come verrà organizzata, in commissione e in consiglio, una discussione sulle scelte di bilancio e sul piano di investimenti dell’Asl, dato che su queste materie esiste una specifica responsabilità del Comune e in particolare del sindaco, che è titolare delle funzioni sanitarie e sociali e le ha soltanto delegate all’Asl.
Restano un quesito anche le modalità con cui si intendono porre agli organi di governo dell’Asl le cruciali questioni di una regolamentazione delle prenotazioni, delle visite e delle analisi specialistiche per i cittadini del Comune. Questo tenendo conto dei criteri di prossimità e consentendo l’utilizzazione anche di strutture situate nel territorio dell’Asl della Toscana Occidentale così come del funzionamento dei servizi ospedalieri e di pronto soccorso dell’ex Asl 11, dei servizi di continuità assistenziale, dell’organizzazione della rete di soccorso, dei criteri di distribuzione delle risorse sul territorio e della presenza dei medici di base sul territorio.
Le richieste sono state emesse dal momento che su vari versanti sembrano emergere atti significativi su questioni come le procedure di avvio della realizzazione della Casa della salute di Ponte a Egola, l’utilizzazione della struttura del Degli Infermi di San Miniato, la dislocazione dei distretti socio-sanitari, che i consiglieri comunali vengono ad apprendere esclusiv mente dagli organi d’informazione, senza che mai ne siano stati investiti, neanche a livello di semplice comunicazione, il consiglio e la commissione consiliare competente. Inoltre, permangono forti criticità relative al funzionamento della Cup (Centrale Unica di Prenotazione) dell’Asl Toscana Centro prenotazioni non solo in tempi molto lunghi, ma anche in luoghi lontani decine di chilometri. Problematiche sono state registrate anche sul funzionamento dei servizi ospedalieri e di pronto soccorso dell’ex Asl 11, così come sui servizi di continuità assistenziale, sull’organizzazione della rete di soccorso, sui criteri di distribuzione delle risorse sul territorio, sulla carenza di medici, in particolare per coprire i servizi di medicina generale di base, che hanno prodotto disagi particolarmente acuti nella fase, dell’emergenza Covid, ma che sono destinati a crescere anche a prescindere da tale emergenza in relazione al crescere costante della domanda di assistenza medica da parte di una popolazione sempre più anziana.